Camera

DDL misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 - Dichiarazione di voto

Data: 02/09/2020
Numero: 391
Soggetto: Camera dei Deputati

Disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 30 luglio 2020, n. 83, recante misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 deliberata il 31 gennaio 2020 (A.C. 2617-A)

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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Tommaso Foti. Ne ha facoltà. 

TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, il gruppo di Fratelli d'Italia ha per lungo tempo sostenuto che l'aver nascosto, come si continuano a nascondere, i verbali del Comitato tecnico-scientifico a proposito del COVID portava questo Governo sulla strada dell'opacità quando non dell'omertà e, quindi, dicemmo che era il Governo dei segreti. Abbiamo dato una risposta parziale, in quanto leggendo questo decreto-legge - l'articolo 1, comma 6 - ci siamo resi conto che è il Governo dei servizi segreti (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Dico questo perché il voto di fiducia che è stato chiesto non c'entra nulla con tutta la parte dell'articolato riferita al COVID; gli emendamenti erano pochi, si sarebbe facilmente discusso e, addirittura, nel programma d'Aula che era stato consegnato, tutti i gruppi avevano previsto che la seduta si sarebbe dovuta chiudere questa mattina con l'audizione e le comunicazioni del Ministro Speranza. In realtà, proprio per i servizi segreti, questo Governo ha deciso non tanto di dare un buffetto all'opposizione - non posso parlare di altro, ormai ci siamo abituati alla richiesta di voti di fiducia e, quindi, le consideriamo un buffetto - ma ha dato uno schiaffone, invece, alla sua maggioranza e, segnatamente, a quel gruppo della maggioranza, il più importante almeno numericamente - vedo che di giorno in giorno perde pezzi, ma è ancora il più importante numericamente - che è dato dal gruppo parlamentare dei 5 Stelle. Ciò perché questa fiducia è stata chiesta contro una parte della maggioranza; vedete, colleghi del MoVimento 5 stelle, è molto facile quando le vostre grida andavano contro le leggi ad personam; è molto duro dover digerire con un assordante silenzio le leggi "pro Parente" (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia) di nome e di fatto. E, allora, ci sia consentito di dire che non vi erano neanche le ragioni giuridiche per quel comma così inserito in modo nascosto per prorogare un direttore di una delle due Agenzie dei servizi segreti, perché l'altra è un dipartimento, ma per non far torto la norma vale per tutti e tre i direttori. Non ve ne era ragione perché con un decreto che prevede che il 15 di ottobre persino il Presidente del Consiglio non possa più emanare su questa materia decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, ebbene, l'unica proroga la si poteva fare al 15 ottobre e non introdurne una surrettizia che con più provvedimenti può raddoppiare perfino la durata in carica di direttori che non si occupano di cose da poco, ma si occupano di cose sulle quali la politica, lo ripeto, la politica, spesso e volentieri, viene tirata in ballo. Ma, vedete, allora questa è stata una dimostrazione di quanto il Presidente del Consiglio, che ai servizi segreti deve essere appassionato perché si è tenuto lui solo la delega alla materia (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia) chissà perché, chissà per come, allora dobbiamo chiederci quale fosse il motivo per cui il Presidente del Consiglio prima ha voluto questa norma e poi ne ha imposto il mantenimento attraverso il voto di fiducia. Si dice che era necessaria, che era indispensabile, che c'entrava soprattutto con l'emergenza COVID. Ma quando il Presidente del Consiglio a fine luglio è venuto in questa Camera e al Senato non era quella l'occasione quantomeno per dare un'informazione al Parlamento, che non è un organo di ratifica delle decisioni del Presidente del Consiglio, soprattutto non è un organo postumo di ratifica delle decisioni del Presidente del Consiglio, e dire chiaramente, alla luce del sole, quali erano le sue intenzioni e quali erano le motivazioni che lo avrebbero spinto ad introdurre quella norma nel decretolegge? Invece c'è stato un silenzio assordante. Noi, come Fratelli d'Italia, quando Conte andava in Europa, soprattutto all'inizio, Conte 1, pensavamo che potesse essere assimilato molto al Don Abbondio, quello che, se uno il coraggio non ce l'ha, non se lo può mica dare. Poi, quando abbiamo visto il salto della quaglia, da Presidente del Consiglio con la Lega a Presidente del Consiglio con i Cinque Stelle, abbiamo visto che appena era attaccato assumeva le caratteristiche del Don Rodrigo, "quanto al mio onore, ha da sapere che il custode ne son io, e io solo", e quindi non si poteva attaccarlo sul suo onore. Ma, in realtà, era stato con noi onesto, anche se a metà, perché quando si è insediato la prima volta aveva detto che era l'avvocato dei cittadini. Si era dimenticato, forse, di aver male usato le parole l'avvocato dei cittadini: era l'Azzeccagarbugli delle varie maggioranze (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). A Conte bisogna raccontare le cose chiare, a noi tocca poi imbrogliarle. Ma, proprio per evitare che si pensi che nel gruppo di Fratelli d'Italia, dopo che il collega Osnato già magistralmente aveva citato il Manzoni e in più occasioni, si conosca solo il Manzoni, a me è venuto in mente un altro protagonista della vita culturale italiana, che si è dimenticato di scrivere un libro. Ha fatto la Trilogia degli antenati, Italo Calvino, ma se ne è dimenticato uno; poteva essere che erano quattro i volumi, perché dal visconte dimezzato al barone rampante e al cavaliere inesistente siamo passati al Conte circostanza (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia), perché ogni momento è buono per dire "in queste circostanze dobbiamo fare un decreto-legge, un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, espropriare il Parlamento, fare tutto e di tutto". Il gruppo di Fratelli d'Italia lo dice chiaramente: il nostro no alla fiducia è un no innanzitutto a questo metodo. Ma di quando in qua si chiede il voto di fiducia su un emendamento di questo tipo per evitare che possa persino il Parlamento esprimersi se è giusto o meno che il Presidente del Consiglio, che in termini di servizi segreti è già dominus, perché le Agenzie come il Dipartimento a lui e a lui solo riferiscono, perché il Parlamento non possa neanche dire e fino in fondo se ritiene giusta o meno questa proroga e per obbligare una parte del Parlamento, quella ovviamente genuflessa, a non andare a casa, perché questo è il grande argomento di fondo che vi tiene in piedi: o votiamo tutto o andiamo a casa, ma se andiamo a casa vince il centrodestra, non torniamo più in Parlamento e allora digeriamo tutto (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). E nel nome di quel digerire tutto vi siete mangiati invece il buon senso, che avreste facilmente digerito. Ieri abbiamo avuto la dimostrazione plastica, e torno al Manzoni, che il buon senso c'era, ma se ne è stato nascosto per paura del senso comune. Ce lo avete dimostrato fino in fondo, siete privi di buon senso (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia - Congratulazioni).

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TommasoFoti
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