Camera

DDL recante disposizioni urgenti in materia di consultazioni elettorali per l'anno 2020 - Prosecuzione del dibattito

Data: 09/06/2020
Numero: 353
Soggetto: Camera dei Deputati

Disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 20 aprile 2020, n. 26, recante disposizioni urgenti in materia di consultazioni elettorali per l'anno 2020 (A.C. 2471-A)

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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Foti. Io direi che si può proseguire con un intervento, per chi intende farlo, per gruppo in questo giro sugli articoli 8 e seguenti, ovvero sull'incaglio delle procedure, diciamo così. Prego, deputato Foti. 

TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, intervengo sull'articolo 86. Innanzitutto, vorrei fare una precisazione. Se la Giunta per il Regolamento verrà convocata, vedremo in quella sede quali saranno gli argomenti che vengono posti e li esamineremo nel merito, ma una cosa deve essere chiara, e dev'essere chiara perché, diversamente, quanto hanno sostenuto i colleghi Stumpo e Fiano diventa pericoloso. Gli emendamenti del gruppo di Fratelli d'Italia sono pienamente ammissibili (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia): li ha dichiarati così la presidente di Commissione, li ha dichiarati il Presidente della Camera e il relatore si è pronunciato; sotto questo profilo non c'è alcun argomento da discutere! Si possono criticare nel merito - ovviamente, tutti gli emendamenti possono essere oggetto di critica nel merito - ma non possono essere attaccati nel metodo con cui sono stati legittimamente presentati (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia), perché se noi facciamo passare questo principio possiamo chiuderlo il Parlamento! Dopodiché, molto serenamente, signor Presidente, se per caso qualcuno ha in testa di riscoprire il "lodo Violante" nella Giunta per il Regolamento facciamo presente che si è prescritto da circa vent'anni (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)! Quindi, se volete fare dei colpi di forza sapete qual è la misura che dovete adottare. Il Presidente della Camera, quello che assaltava la porta della Presidente Boldrini quando utilizzò la "tagliola", utilizzi la "tagliola", se è in grado, ma altro non si può fare: noi andiamo avanti nella nostra opposizione di merito a questo decreto-legge! Tra l'altro, è inutile che si continui a dire che il gruppo di Fratelli d'Italia ha chiesto il 27 settembre come giorno di votazione. Noi abbiamo soltanto avanzato un punto di mediazione, perché per quanto riguarda Fratelli d'Italia il punto di voto era nel mese di ottobre. Quindi, non si facciano più illazioni stupide e che non hanno fondamento: se volete assumervi la responsabilità di un colpo di mano, ve ne assumete la responsabilità, ma non invocate né Giunta per il Regolamento, né Regolamento, perché qui c'entrano come i cavoli a merenda (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)!

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PRESIDENTE. Grazie. Collega, ha concluso il suo tempo. Collega Foti, prego. 

TOMMASO FOTI (FDI). Signora Presidente, io penso che la maggioranza, ma, soprattutto, il Governo potrebbero assumere un'azione politica in questo momento e, cioè, rendersi conto che l'ipotesi del 20 di settembre è un'ipotesi che, ancorché legittimamente formulata, non trova quel consenso che è la base indispensabile per poter celebrare delle elezioni amministrative, regionali e un referendum costituzionale che porteranno a votare tutti gli italiani. Mi pare, quindi, opportuno fare un appello alla maggioranza per dire: ma che cosa ci ricavate da questo muro contro muro, se non dimostrare soltanto una sorda arroganza?

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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Foti. Ne ha facoltà. 

TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, io mi riferisco alla seconda parte della proposta dell'onorevole Fassino, allorquando ha detto che sarebbe auspicabile, a questo punto, eventualmente la presentazione delle liste entro il 31 luglio. Mi pare che l'argomento sia esattamente l'opposto; tutt'al più bisognerebbe, fatti salvi i termini di inizio della campagna elettorale, consentire alle forze politiche di poter presentare le liste entro il 1° settembre, se fosse un punto di vista corretto, perché, evidentemente, vi sono delle forze politiche che devono raccogliere le firme e, magari, verrebbero inopinatamente penalizzate da questa proposta, una proposta che, torno a ripetere, non riguarda la nostra forza politica, Fratelli d'Italia, ma può riguardare, ad esempio, tutte le liste uscenti dei governatori.

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PRESIDENTE. Onorevole Foti. Prego. 

TOMMASO FOTI (FDI). Presidente, repetita iuvant, ma evidentemente non si vuole sentire. Abbiamo, in tutti i modi, cercato di spiegare che le elezioni non sono solo un problema di data, sono un problema anche di campagna elettorale, di poter avere il tempo, da parte dei candidati, di incontrare i propri elettori, in un periodo comunque particolarmente difficile, perché, come lei potrà darmi atto, il distanziometro non è venuto meno, e probabilmente non lo sarà neanche nel mese di settembre, quindi ci vuole il tempo per riuscire a poter far conoscere i programmi, da parte dei candidati, all'opinione pubblica. Se si vuole togliere questo, evidentemente si vogliono realizzare delle elezioni farsa.

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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Foti. Ne ha facoltà. 

TOMMASO FOTI (FDI). Signora Presidente, ormai è un dialogo tra sordi e, quindi, non rimane che ribadire le ragioni di principio da parte di Fratelli d'Italia. Potevamo anche non formulare una proposta di mediazione - questa sì - rispetto a quella formulata dal Governo; avremmo potuto non farlo perché, tanto, è stata una fatica sprecata. Il Governo aveva già deciso il 20 di settembre e, contro ogni logica, vuole mantenere quella data nonostante non vi sia un'argomentazione, se non un parere che viene interpretato in modo esclusivamente politico, che supporta la decisione del Governo stesso. Ma ciò che sorprende soprattutto è che, in questo decreto-legge, la data non è stata stabilita, mentre tutti già dicono che il Governo l'ha stabilità. Ed è evidente, allora, che siamo ad una doppia presa in giro, perché, formalmente, non si scrive la data, ma, sostanzialmente, la si è scelta già nel momento in cui il decreto-legge è stato emanato.

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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Foti. 

TOMMASO FOTI (FDI). Presidente, noi abbiamo ormai esaurito forse quelle che possono essere le argomentazioni di diritto, potremmo continuare con quelle politiche. Il timore forte di questa maggioranza è quello che dal risultato elettorale possa uscire, proprio per la vastità del numero di persone che saranno chiamate a votare, una bocciatura dell'attuale Governo, e allora non si vuole consentire di fare campagna elettorale. Ma vede, il collega Basini prima citava un manifesto, ve ne sono stati tanti di manifesti, e c'erano anche delle simpatiche vignette una volta sul Candido di Guareschi: nel segreto dell'urna Dio ti vede, Stalin no. Sarà quello che capita a voi (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

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TOMMASO FOTI (FDI). Presidente, io penso che si debba necessariamente fare una valutazione di merito a questo punto, e dico al Ministro D'Incà che una di queste valutazioni può essere anche rappresentata da un'idea della campagna elettorale che non abbia i vincoli attuali che noi possiamo verificare tutti i giorni nell'espletamento della nostra azione politica. Voglio ricordare che soltanto pochi giorni fa abbiamo avuto la possibilità di andare da regione a regione, mentre fino ad oggi anche come parlamentari, al di fuori della presenza in quest'Aula, siamo stati limitati nei movimenti ad un'attività esclusivamente di tipo regionale, ancorché un parlamentare rappresenti la nazione. Voglio sperare che si capisca come sia praticamente impossibile fare delle elezioni comunali senza una modifica sostanziale dell'impostazione che fino ad oggi è stata data, che probabilmente prima trovava una giustificazione nella situazione sanitaria, e che oggi ovviamente non può essere ulteriormente accampata.

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PRESIDENTE. Grazie, onorevole Caiata. Onorevole Foti. 

TOMMASO FOTI (FDI). Presidente, l'onorevole Fiano ha detto che bisogna riportare la discussione sul piano politico e mi pare che le nostre obiezioni di tutt'oggi pomeriggio, e per quel poco che siamo riusciti questa sera, vista la mala organizzazione della maggioranza in Aula, sono state tutte osservazioni sul piano politico, perché non si può negare che il tema politico è appunto la scelta del giorno delle elezioni. Onorevole Fiano, è ormai, da due giorni, che ci confrontiamo su questo tema, ma non deve dire riportiamo la discussione sul piano politico… 

PRESIDENTE. Onorevole Foti, si rivolga a me, che l'ascolto volentieri. 

TOMMASO FOTI (FDI). …se non ci date una risposta sul piano politico, perché diversamente diventa un dialogo tra sordi. Allora, noi riteniamo che vi siano le condizioni politiche perché qualcuno dia una risposta politica alle nostre obiezioni di questi due giorni!

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TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, la nostra reiterata domanda rivolta alla maggioranza è: fateci avere una risposta che non sia la reiezione di questi emendamenti, perché abbiamo compreso che rispetto al voto su questi emendamenti la vostra posizione è contraria. Ma altrettanto chiaro è che questi emendamenti non sono il problema che abbiamo posto: sono lo strumento attraverso il quale abbiamo posto invece il problema politico, che è quello di poter tenere le elezioni in un periodo consono e che consenta una campagna elettorale aperta, possibile, non già precostituita e con un risultato scontato. A fronte di questa domanda, occorre soltanto una risposta, non di tipo tecnico ma di tipo politico: l'attendiamo ancora.

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TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, quello che può apparire un monologo politico, forse anche un po' ripetuto da parte nostra è in realtà un appello accorato al buon senso che non può prescindere da alcune valutazioni anche di merito. La campagna elettorale non è una festa che può essere anche ridotta nella sua durata a seconda del tempo o delle condizioni climatiche: è un momento di partecipazione anche e soprattutto dei cittadini alla vita pubblica. Quindi noi riteniamo che favorire la partecipazione dei cittadini alle elezioni, le prime che si terranno dopo l'emergenza sanitaria, sia un dovere di tutti. Noi ci battiamo per una data che consenta la massima partecipazione popolare…

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TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, diceva prima il collega Caiata che continueremo a esporre i nostri argomenti, e il nostro argomento principale è quello di lasciare ai cittadini il tempo per farsi una volontà piena su chi sia il miglior candidato da scegliere alle elezioni. È una risposta che abbiamo chiesto in più occasioni. E a questo punto, visto che nel mio gruppo è andato un po' di moda citare alcuni cantanti, da piacentino citerò Fiordaliso: non voglio mica la luna (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia), chiedo soltanto un momento e avere più tempo, più tempo per votare (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).



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