Camera

Informativa del Presidente Conte alla Camera sul caso 'consulenza legale' - Il duro affondo di Foti

Data: 05/11/2019
Numero: 252
Soggetto: Camera dei Deputati

Informativa urgente del Presidente del Consiglio dei ministri in relazione ad un asserito conflitto di interessi connesso ad un incarico professionale assunto dal medesimo precedentemente all'incarico di governo

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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Foti. Ne ha facoltà. TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, ad ascoltare alcuni interventi mi viene in mente "Contrordine compagni!"; abbiamo sbagliato, il 18 giugno dello scorso anno eravamo convinti che Conte fosse il male assoluto ma oggi siamo al Governo e quindi riteniamo che non fosse in un alcun tipo di conflitto. Signor Presidente del Consiglio, innanzitutto sgombriamo il campo da alcune sue affermazioni. Lei ha avuto sensibilità istituzionale nel non partecipare alla votazione semplicemente perché non poteva partecipare a quella votazione e a quella discussione! Non è stato un gentile omaggio: è stato un atto dovuto da parte sua, cosa che nessuno le ha ancora detto ma forse va rilevato. Seconda considerazione: la ringraziamo, il gruppo di Fratelli d'Italia l'ha voluta qui, non l'abbiamo voluta interpellare altrove ma nella sede deputata. Lei ha citato numerose date: l'unica sulla quale non è preciso è quando le è stato conferito l'incarico professionale. Ha detto: i primi giorni di maggio. Ebbene quell'incarico professionale che le è stato conferito i primi giorni di maggio era in sé già esaurito per il semplice motivo che Fiber 4.0 S.p.A. aveva notificato il 28 aprile ai soggetti interessati l'opinione in ragione della quale si sarebbe dovuta dare comunicazione del fatto che in quella società vi era stato un accordo tra tre gruppi che determinavano la possibilità di una presenza egemone e, quindi, un cambio di maggioranza al suo interno e quindi, in relazione a un azionista legato alle Poste dello Stato libico, la possibilità di esercitare la golden power. Ma, vede, ciò che è più omissivo di tutta questa vicenda è la relazione che avete consegnato al Parlamento. Questa l'avete consegnata voi come Governo e lei, Presidente Conte, in questa relazione che tratta di questo caso non è mai citato una volta né per aver reso il parere né quando ha reso il parere né quando ha emesso la parcella. Mentre di Retelit, che ha presentato alla competente autorità una memoria tramite due studi legali, si citano persino gli studi professionali che hanno svolto un parere pro veritate e, allora, a cosa siamo, alla trasparenza a parere alternato? Se il parere è reso da Retelit, che è la società che è la sua controparte, si mettono i nomi; se invece è Fiber 4.0, che aveva lei come legale, allora il nome non risulta, al Parlamento bisogna nasconderlo, perché questo è uno dei punti della questione. Le dirò di più. Lei dice: il mio parere non è stato necessario ai fini della decisione. Ma della seconda decisione sicuramente sì: rispetto alla sanzione amministrativa pecuniaria di 140 mila euro che è stata attribuita alla società, lì, sì, signor Presidente, perché quella sanzione si basa su quello che lei probabilmente in modo corretto giuridicamente aveva scritto, cioè l'obbligo di dover dare la comunicazione delle avvenute modifiche societarie, in relazione al qual caso si applica la sanzione perché Retelit ha reso tale comunicazione il 29 maggio e, quindi, in ritardo. Dunque, signor Presidente, lei ci ha detto oggi che non è in conflitto di interessi. Sotto il profilo tecnico può anche essere, ma sotto il profilo dell'indipendenza personale, sotto il profilo dell'attività personale, per quale motivo queste cose non sono state scritte nella relazione al Parlamento ma le si sono lasciate girare così, quasi in modo sotterraneo, attraverso i giornali e i media con smentite brevi manu, quasi fosse pauroso di dover dire cos'era successo? Perché per gli altri ci deve essere la massima trasparenza e per lei il massimo dell'omissione? È forse in una posizione diversa dagli altri avvocati lei, quando operava come avvocato, o era un avvocato normalissimo e poteva essere citato in questa relazione che è depositata al Parlamento? Allora, vede, penso di poter dire che l'autonomia che deve guidare il Presidente del Consiglio, il prestigio del Presidente del Consiglio, il fatto che un giornale addirittura di livello internazionale si sia occupato della sua persona in modo quasi ironico direi - scusi - svillaneggiando lei ma per svillaneggiare l'Italia, non faccio un ragionamento su chi fosse l'azionista principale del suo cliente - non lo faccio: l'ha voluto citare lei, da parte nostra non vi sarà citazione alcuna -, però vi sono altre commistioni che vengono avanti. Ad esempio su Carige, sulla presenza di un avvocato che anche lì lei conosceva di sfuggita, ma si dà da fare in quella situazione … 

PRESIDENTE. Deve concludere. 

TOMMASO FOTI (FDI). … allora, io le dico che la sua dichiarazione di oggi è una dichiarazione che piove sul bagnato: è la favola bella che ieri v'illuse, che oggi non ci illude, o Conte (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia e di deputati del gruppo Lega- Salvini Premier)!

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TommasoFoti
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