Camera

Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque

Data: 20/02/2019
Soggetto: Commissione VIII - Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici

SEDE REFERENTE: Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque. Testo base C. 52 Daga e abb. (Seguito esame e rinvio)

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Tommaso FOTI (FdI) ricorda di aver sottoscritto solo due proposte emendative, la prima sulle previsioni di carattere finanziario e la seconda per correggere una evidente illegittimità costituzionale della normativa recata dal testo, con riguardo alla decadenza ex lege delle concessioni. Ritiene che il provvedimento nasca dall'equivoco secondo cui l'acqua, essendo innegabilmente un bene pubblico, non può avere un utilizzo anche privato. La conseguenza è la tentazione di demolire una disciplina sempre migliorabile ma che ha comunque funzionato bene in buona parte del Paese. In più coprendo le spese con risorse del Ministero della Difesa, certamente più utili in quel contesto. A suo avviso, nonostante le critiche espresse dalla totalità dei soggetti invitati in audizione, la scelta è quella di portare avanti un manifesto ideologico privo dei necessari correttivi di equilibrio per diventare una norma di legge, mentre non si comprende che il vero problema consiste nel pessimo stato delle infrastrutture e nella necessità di un alto tasso di investimenti che, storicamente, il soggetto pubblico ha sempre fatto fatica a realizzare, mentre i soggetti di natura privatistica si sono dimostrati più efficaci. Nel ricordare come la consultazione referendaria riguardava non solo il segmento della gestione del servizio idrico ma il più ampio settore dei servizi pubblici, esclude che sia possibile migliorare il testo con emendamenti, ritenendo necessaria una totale riscrittura del provvedimento e delle sue forme di finanziamento, auspicabilmente con una iniziativa legislativa proveniente dal Governo. 

Elena LUCCHINI (Lega), evidenzia come le proposte emendative della Lega siano essenzialmente legate ad alcuni temi estremamente significativi. Il primo aspetto concerne la necessità di assicurare che gli utili maturati nella gestione del servizio servano a tenere alto il tasso di investimenti nelle infrastrutture che, dopo le gravi carenze degli anni scorsi, si è finalmente assestato ad un livello accettabile, anche grazie all'opera stabilizzatrice di ARERA. In secondo luogo, si tende a prendere in considerazione il profilo della libertà di scelta degli enti locali nell'affidamento del servizio idrico, tema anch'esso oggetto della volontà popolare espressa con il referendum del 2011. Altro tema è quello della durata delle concessioni, che deve essere regolato tutelando l'affidamento dei terzi sulla stabilità dei rapporti giuridici e i tempi di ammortamento degli investimenti e, per questa via, tutelando anche gli attuali livelli occupazionali. Occorre quindi scongiurare instabilità, contenziosi e possibili oneri di carattere risarcitorio o indennitario. Un ulteriore aspetto, oggetto di proposte emendative, riguarda il ricorso alla fiscalità generale, da scongiurare privilegiando invece la copertura degli oneri in tariffa, anche con la previsione di scaglioni di consumo che incentiverebbero i risparmi. Ancora, ribadisce che il suo gruppo esprime apprezzamento per il lavoro svolto da ARERA e per la sua funzione essenziale di stabilizzazione del sistema. Infine, ritiene opportuno che la proposta di legge non modifichi l'attuale definizione della dimensione ottimale per l'erogazione del servizio, lasciando tali valutazioni all'ente regionale. 

Rossella MURONI (LeU) esprime rammarico per le modalità con cui una parte politica ha inteso appropriarsi di una battaglia politica che aveva visto convergere trasversalmente forze di diversa natura, anche al di fuori del ristretto ambito parlamentare. Avendo in prima persona partecipato all'organizzazione del referendum e alla raccolta delle firme per la legge di iniziativa popolare, si sarebbe aspettata che, anche in questa legislatura, la presentazione di una specifica proposta normativa fosse preceduta da un tentativo di condivisione anche con le forze di opposizione i movimenti di cittadini interessati, esattamente come avvenuto nella scorsa legislatura. Non aver seguito quella strada rischia di demolire questa istanza politica nella evidente contrapposizione tra le due forze di maggioranza, come risulta evidente leggendo i primi due emendamenti della Lega, in totale contrasto con lo spirito della legge. Dopo aver osservato come il dibattito in Assemblea di questi giorni sulla riforma dell'articolo 71 della costituzione mostra l'insensatezza di alcune posizioni della maggioranza proprio in occasione dell'esame di questo provvedimento, a suo tempo originato da una iniziativa popolare, si sofferma su alcuni punti, a suo avviso, meritevoli di particolare attenzione. Si riferisce, in primo luogo, alla difficoltà di conciliare il testo con la ipotetica riforma della cosiddetta autonomia differenziata delle regioni del Nord. In secondo luogo, evidenzia come il provvedimento non si faccia carico delle possibili conseguenze occupazionali della riforma del settore idrico, né definisca in modo chiaro il passaggio di consegne da ARERA al Ministero dell'Ambiente. Infine, ritiene che occorra aprire un serio dibattito sulla possibilità di ricorso alla fiscalità generale, in luogo invece della previsione di copertura degli oneri su attività che presentano rilevanti esternalità negative sul piano ambientale. Conclusivamente, pur ribadendo la sua condivisione dello spirito della proposta legislativa, deve con rammarico prendere atto che l'iter intrapreso non rende né migliorabile né modificabile in via emendativa il testo su temi fondamentali quali la lotta alla siccità e agli sprechi ovvero la qualità dei processi di depurazione. 

Andrea ORLANDO (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, evidenzia come gli emendamenti proposti dal gruppo della Lega, siano interpretabili in modo univoco come una sconfessione dei pilastri su cui regge la proposta adottata come testo base. Si chiede quindi se l'esame del testo sarà preceduto o meno da un lavoro di sintesi delle posizioni della maggioranza. 

Elena LUCCHINI (Lega) ribadisce che il voto sul testo base ha visto l'unità di intenti della maggioranza, ferma restando la piena disponibilità ad accogliere ogni utile contributo che emerga dal dibattito. 

Alessio BUTTI (FdI), anch'egli intervenendo sull'ordine dei lavori, ricorda di aver suggerito nella scorsa seduta, in pieno spirito costruttivo, di trovare una sede di conciliazione delle diverse visioni, dando vita ad un comitato ristretto che potesse riscrivere il testo. Reitera in questa sede la sua proposta. 

Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, informa i colleghi che sono evidentemente in corso i necessari confronti tra i soggetti politici parlamentari e governativi, supportati dagli apparati amministrativi per dare soluzione alle questioni emerse. Non è quindi improbabile che le sintesi tra le proposte emendative, sia dei dei gruppi di maggioranza che di opposizione trovino espressione nella riformulazione o nella riscrittura di alcune parti del testo nei prossimi giorni. 

Andrea ORLANDO (PD) prende atto che il presidente ha preannunciato la presentazione di emendamenti del relatore e del Governo che stravolgeranno il testo attuale. Si chiede se quindi abbia senso continuarne l'esame o se convenga promuovere la costituzione di un comitato ristretto per consentire anche alle opposizioni di partecipare alla sua nuova stesura. 

Tommaso FOTI (FdI), condividendo la richiesta, invita a soprassedere all'ulteriore esame fino a quando non siano maturate le condizioni che rendano più serio e produttivo il lavoro della Commissione. 

Federica DAGA (M5S), relatrice, precisa di aver doverosamente svolto i necessari approfondimenti su tutte le proposte emendative, avendo maturato su di esse un orientamento che sta confrontando con le forze di maggioranza e il Governo, Tuttavia, assicura che è pronta ad accogliere diversi suggerimenti delle forze di minoranza che ringrazia per aver fornito un utile contributo al miglioramento del testo base. Non crede quindi che vi siano ragioni per modificare la programmazione dei lavori fin qui adottata. 

Stefania PEZZOPANE (PD), apprezzando la disponibilità della relatrice, ribadisce la richiesta di procedere nell'esame solo quando si sia fatta chiarezza, soprattutto tra le forze di maggioranza, sulla direzione da prendere. 

Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, richiamando anche una richiesta in tal senso formulata per le vie brevi dai colleghi di Forza Italia, impossibilitati a partecipare alla seduta odierna, assicura che la discussione sul complesso degli emendamenti proseguirà anche la prossima settimana. 

Andrea ORLANDO (PD), ribadendo l'impressione che non vi sia alcuna condivisione tra i due gruppi di maggioranza sui contenuti del testo base, chiede se si stia ragionando su una seria analisi dei costi e dei benefici arrecati dalla riforma. 

Alessio BUTTI (FdI), nel prendere atto positivamente della disponibilità espressa dalla relatrice, evidenzia come il problema non sia tanto nei rapporti con l'opposizione quanto nelle divergenze della maggioranza su punti cruciali quali l'indirizzo e controllo, la forma di gestione, la durata delle concessione, non da ultimo, le fonti di finanziamento, che nella previsione attuale sono inaccettabili per la sua parte politica. 

Ilaria FONTANA (M5S) manifesta l'auspicio che il dibattito porterà miglioramenti ad un testo che, per parte sua, non deve considerarsi assolutamente blindato. 

Tommaso FOTI (FdI), intervenendo per un richiamo al Regolamento, invita il presidente a dare attuazione, nel corso dell'esame del provvedimento, alla previsione recata dall'articolo 79, commi 4 e 5, che consentono alla Commissione, anche su iniziativa di una minoranza qualificata, di richiedere al Governo la relazione tecnica sul testo. A tal fine, dichiara che i componenti del suo gruppo si attiveranno in tal senso. 

Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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TommasoFoti
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