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La Regione fa muro contro la Bolkestein

Data: 03/10/2015

RISOLUZIONE APPROVATA ALL'UNANIMITÀ 
La Regione fa muro contro la Bolkestein In commissione passa la proroga delle concessioni, oltre al no all'aumento dei canoni L'assessore Corsini: «Situazione complicata ma stiamo lavorando al riordino della. materia» Nadia Rossi e Pruccoli: «Importante anche l'impegno del governo» 
RIMINI. La commissione Politiche economiche della Regione ha approvato ieri all'unanimità una risoluzione Pd-Sel, sottoscritta anche da Fdi-An e Lega, sui provvedimenti successivi alla direttiva Bolkestein. La risoluzione «impegna la giunta regionale a sostenere il percorso avviato dal governo con la Commissione Europea volto a tutelare il turismo balneare, a varare in tempi brevi le nuove norme di riordino del demanio marittimo e la definizione di un congruo periodo transitorio che accompagni il passaggio al nuovo regime normativo». L'assessore al Turismo Andrea Corsini, riferendo sull'esito degli ultimi incontri con il governo, ha definito la situazione «complicata» perché «le concessioni demaniali scadono il 31 dicembre 2015 e contro la proroga fino al 2020 disposta dal governo Monti, ma mai notificata alla Commissione europea, è stata presentata un'istanza di illegittimità alla Corte di giustizia europea da parte del Tar della Sardegna e del Tar della Lombardia». Il ricorso, ha spiegato l'assessore, «ha bloccato il negoziato in corso tra Italia ed Europa che procedeva con il progetto del doppio binario, evidenza pubblica per le nuove concessioni, e per gli altri un periodo congruo (il cosiddetto regime transitorio) per garantire l'ammortamento degli investimenti». Infine, ha concluso Corsini, dato che probabilmente la Corte di Giustizia europea si pronuncerà prima di marzo «il governo, di concerto con le Regioni, sta lavorando a una nuova legge sul demanio marittimo per regolare definitivamente la materia e ottenere dall'Ue il necessario regime transitorio». I consiglieri del Pd, Nadia Rossi, Giorgio Pruccoli, Mirco Bagnari e Manuela Rontini, hanno riconosciuto «l'impegno della Regione e soprattutto del governo Renzi per giungere a una soluzione rapida e definitiva della questione, evidenziando alcuni punti essenziali da inserire nel nuovo quadro normativo». Fra questi: «Una durata delle concessioni rapportata sia agli investimenti realizzati dai concessionari sia al piano delle attività che intendono svolgere, la rideterminazione dei valori dei canoni demaniali effettuata su principi di equità e sostenibilità, il riconoscimento del valore commerciale dell'impresa, la definizione di un periodo transitorio che accompagni il passaggio al nuovo regime normativo, la revisione dei canoni per i porti turistici e i cosiddetti canoni pertinenziali». Foti (Fdi - An), che nella sua risoluzione (ritirata) aveva chiesto «una proroga delle concessioni demaniali e un adeguamento calmierato dei canoni», ha sottolineato come «la politica del doppio binario sia utile solo se porta a un accordo. Il governo, nonostante il ricorso alla Corte di Giustizia Ue, non avrebbe dovuto accettare dall'Europa l'interruzione della trattativa». E ha invitato la giunta a regolare «uniformemente le date dell'apertura balneare». Andrea Bertani (M5s), data l'importanza del settore balneare in Emilia Romagna, ha invitato la Regione «a lavorare in sinergia col governo senza, però, concedere deleghe in bianco».

Corriere di Romagna Rimini

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TommasoFoti
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