Camera

La nuova sovrintendente scopre la 45

Data: 18/06/2002

A Perino l'incontro tra Anas, parlamentari piacentini, inviato del ministero e successore di Garzillo
Sabina Ferrari si pronuncerà presto sul progetto per la Statale


Perino - Ancora un nulla di fatto anche se l'impressione è che si sia alla svolta decisiva. La speranza era che il sopralluogo di ieri mattina potesse chiudere definitivamente la partita sul progetto della Statale 45 nel tratto da Cernusca di Travo a Perino, ""dormiente"" ormai da tempo. In realtà, se qualche cosa è chiaro, lo è solo nella testa della nuova sovrintendente regionale per i beni architettonici ed il paesaggio, Sabina Ferrari, che ha recentemente preso il posto di Elio Garzillo, promosso al ruolo di sovrintendente regionale per i beni culturali. La dottoressa Ferrari, ieri mattina, è giunta da Bologna per prendere visione per la prima volta della Valtrebbia e della Statale 45. Ha effettuato un sopralluogo a Perino accompagnata dal senatore Antonio Agogliati e dall'onorevole Tommaso Foti, nonchè dai tecnici della sovrintendenza e dell'Anas.
Presente al sopralluogo anche l'ingegner Maurizio Galletti, per la direzione generale del Ministero dei beni culturali inviato per valutare la proposta avanzata dall'Anas, nonché l'ingegner Claudio De Lorenzi della stessa Anas ed Antonio Tamborlani, consigliere di minoranza (Lega) di Coli. Si è trattato di un incontro interlocutorio ma l'impressione è che questa volta si sia alla stretta finale. A testimoniarlo sarebbe la parsimonia nelle dichiarazioni da parte degli stessi politici piacentini che hanno fatto gli onori di casa. La nuova sovrintendente è arrivata a Perino, in auto da Bologna, poco dopo l'una di ieri ed ha subito preso visione della situazione della Statale dal ""punto panoramico"" sul curvone a gomito che la nuova ""45"" fa a Perino per entrare in paese e congiungersi alla vecchia strada. Da qui sono ben visibili i piloni di cemento armato del progetto bloccato nel luglio del 1997 dal ministero ai beni culturali ed ambientali in seguito ad un esposto dei comitati per la difesa della Valtrebbia. «Ritengo il sopralluogo molto utile - dice il senatore Antonio Agogliati (Forza Italia) sferzato dal vento sul viadotto - perché la nuova sovrintendente può vedere con i propri occhi quale è la situazione». Una sovrintendente che però non scuce una parola, non volendo sbilanciarsi. L'architetto Ferrari ascolta con attenzione i tecnici dell'Anas, controlla le carte, cerca i riferimenti nel paesaggio circostante. Venti minuti sul curvone di Perino poi si incammina verso Bobbio al fianco del senatore Agogliati lungo la corsia di emergenza della nuova statale. Arriva sino al ponte per Donceto. Altro ""briefing"" dei tecnici, stavolta sul viadotto in mezzo al Trebbia, ed occhi puntati giù, verso la valle. I tecnici Anas sottolineano che il nuovo progetto (il terzo presentato dall'ente per le strade) «mitiga al massimo grado l'impatto ambientale e paesaggistico della nuova strada: per i contrafforti usiamo ""terre rinforzate"" al posto del calcestruzzo e procederemo a una riprofilatura del verde, piantando sui bordi piante tipiche di questa vallata». Dieci minuti con gli ingegneri dell'Anas che ce la mettono tutta, poi la sovrintendente riparte con destinazione Bobbio. Una colazione a base di prodotti tipici piacentini - «Il menù prevedeva salumi nostrani, vini doc - riferirà più tardi il senatore - maccheroni alla bobbiese fatti con il ferro come una una volta ed immersi in un sugo di stracotto» - e verso le 15,30 il ritorno alla volta di Bologna. Con l'impegno dell'Anas a presentare all'architetto Ferrari tutto il carteggio a partire dal 1992 entro questa settimana. La sovrintendente, assieme all'ingegner Galletti, stenderanno il loro rapporto al ministero per i Beni culturali. «Sarà il ministero - ha osservato il senatore Agogliati - a dire l'ultima parola». Nessun'altra dichiarazione a testimonianza di come il momento sia delicato. Neppure i Comitati per la difesa della Valtrebbia, dai quali si attendevano contestazioni. Pare che non siano venuti per lasciare decidere la sovrintendente Ferrari senza condizionamenti di sorta.

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Rassegna Stampa

TommasoFoti
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