I capigruppo del centrodestra: «L'elezione di Chiappa dimostra la nostra compattezza»
«La scelta del presidente Ivan
Chiappa non solo è stata frutto di
un collegiale ragionamento, ma è
la dimostrazione che la maggioranza che sostiene il sindaco Barbieri
è più che mai compatta. Rivendicjiamo la nostra totale autonomia
nelle decisioni da asserite interferenze esterne».
Così in una nota i capigruppo del
centrodestra - Carlo Segalini (Lgea),
Giancarlo Migli (Fratelli d'Italia),
Francesco Rabboni (Forza Italia) e
Antonio Levoni (Lib.pc) - intervengono sulle polemiche politiche legate alla scelta del presidente della
commissione permanente 5 (ricaduta sul forzista Chiappa) smentendo presunte interferenze esterne da parte del parlamentare Tommaso Foti (Fdi). «Vogliamo fare
chiarezza sulla commissione permanente numero 5, che non si chiama commissione antimafia bensì
commissione prevenzione e contrasto delle mafie e della corruzione, promozione della cultura della
legalità - scrivono i capigruppo -.
Questo non per essere pignoli o tassonomici ma perché i dettagli spesso evidenziano sostanza. La scelta
del presidente Chiappa non solo è
stata frutto di un collegiale ragionamento, ma è la dimostrazione che
la maggioranza che sostiene il sindaco Barbieri è più che mai compatta».
«In ogni caso - prosegue la nota - i
consiglieri di maggioranza avevano evidenziato grande apertura anche nei confronti dell'opposizione,
certi del fatto che l'avvocato Christian Fiazza avrebbe avuto tutte le
competenze per presiedere la commissione. Pertanto, quanto ad asserite interferenze esterne alla consigliatura, rivendichiamo la nostra
totale autonomia nelle decisioni.
Abbiamo sempre dimostrato di saperci confrontare senza la presunzione di chi, arroccato nel proprio
ruolo, cerca il confronto con lo specchio per poter aver ragione».
Libertà