Rassegna Stampa

'Il centrodestra cresce. Le critiche dei Liberali? Cosi' contraddicono il mandato elettorale'

Data: 04/02/2020

L'INTERVISTA PATRIZIA BARBIERI / SINDACA DI PIACENZA

LA PRIMA CITTADINA SUGLI EFFETTI DEL VOTO REGIONALE: «SIAMO AL GIRO DI BOA, VERIFICA NECESSARIA. RIMPASTO? VALUTERÒ»

Avrà pur vinto Stefano Bonaccini, «ma queste elezioni regionali dicono che il centrodestra cresce». Lo afferma la sindaca Patrizia Barbieri. Secondo lei il 53% ottenuto dalla coalizione di centrodestra in città testimonia anche «l'apprezzamento al nostro operato».

Signora sindaca, le elezioni sono archiviate. Alla fine in Regione è rimasto tutto com'era. C'è da immaginare non fosse l'esito che si augurava? 
«Sono sempre stata persona di centrodestra e rappresentante di un'amministrazione di centrodestra. E' più che ovvio quindi che il mio augurio fosse l'affermazione anche in Regione Emilia-Romagna di questa coalizione; per i valori e gli ideali che interpreta e per le proposte politiche e amministrative che avanza e che concretamente mette in pratica quando è chiamata ad amministrare. E proprio da questo punto di vista, al di là della conferma del presidente Bonaccini, penso che non tutto sia rimasto come prima: per la prima volta da 50 anni a questa parte la Regione Emilia-Romagna è risultata contendibile, segno che qualcosa sta cambiando anche qui, con una forte crescita di consenso nella coalizione di centrodestra e, appunto, nella sua proposta politica e amministrativa».  

Con Bonaccini la collaborazione continuerà? 
«Come con Bonaccini, così con tutte le istituzioni di qualsiasi colore politico esse siano, ho sempre coltivato una collaborazione per il bene della comunità, e così continuerà ad essere».  

L'aveva seccata che qualcuno nella Lega si fosse indispettito per quella foto, nelle settimane di campagna elettorale, con Bonaccini e alcuni i sindaci di centrosinistra? 
«Quando si ha una funzione istituzionale si collabora con le altre istituzioni e con gli altri territori, pur nel rispetto delle specifiche convinzioni, per il raggiungimento del bene comune. Dalla sinergia possono nascere i migliori frutti, come ha saggiamente sottolineato il Presidente Mattarella all'inaugurazione di Parma Capitale della Cultura 2020, ricordando il prezioso lavoro comune svolto a livello di area vasta tra Parma, appunto, Reggio-Emillia e Piacenza. Non so se qualcuno si sia seccato. Se così fosse, si sono forse seccati per le foto delle strette di mano e gli abbracci tra Borgonzoni e Bonaccini? Io penso, invece, che quando si lavora per il bene del territorio, così come abbiamo fatto per la riduzione del consumo di suolo e sui temi della sostenibilità ambientale a cui quella foto fa riferimento, bisogna andare oltre un'immagine e guardare i contenuti».

Piacenza si conferma di centrodestra. Questo risultato è anche un successo della sua amministrazione? 
«Non è mai facile mettere a confronto elezioni non omogenee, ma alcuni dati che fotografano una tendenza vanno sottolineati, anche per evitare che vengano fraintesi o male interpretati. La differenza di oltre 20 punti percentuali tra i risultati del centrodestra alle comunali del 2017 e le recenti elezioni regionali, con oltre il 53% in città, significa che la maggioranza dei piacentini non solo sostiene una proposta politica e amministrativa di centrodestra, di cui noi siamo pienamente interpreti, ma evidentemente apprezza un'amministrazione che sta lavorando come promesso». 

L'assessore Cavalli non è riuscito a essere eletto in Regione. Teme che possa essere demotivato nell'attività di assessore considerando anche le importanti partite che si stanno aprendo in questa seconda metà di mandato? 
«L'assessore Cavalli ha risposto positivamente a una proposta di candidatura avanzatagli dal suo partito, dando oggettivamente un concreto supporto al successo della Lega nella nostra provincia. Sono certa che proseguirà con convinzione ed entusiasmo anche adesso, addirittura più motivato a raggiungere gli obiettivi di mandato dalla fiducia e dal riconoscimento personale che gli sono stati espressi da migliaia di piacentini».  

I Liberali continuano ad attaccare l'operato dell'amministrazione, anche con alcuni taglienti tweet del loro leader Sforza Fogliani. Sostengono che questa non è un'amministrazione di centrodestra. Non si rischia il logoramento? Come se ne esce? 
«L'ho detto e ribadito già più volte: se c'è qualcuno che ritiene di non avere più fiducia in questo sindaco e in questa amministrazione non ha che da dirlo e se ne prende atto. Ricordo che questa amministrazione era sostenuta in campagna elettorale, oltre che dai partiti del centrodestra, anche da una componente civica attraverso una lista che portava il mio nome, trasformatasi - a vittoria acquisita - nel gruppo consiliare Liberali. Che oggi da alcuni componenti proprio di quel gruppo arrivino i maggiori attacchi alla giunta e le più sperticate lodi, oltre che voti, alle proposte della sinistra, è in contraddizione evidente con il mandato elettorale ricevuto. E mi lascia quantomeno perplessa».

A urne chiuse Foti, di Fratelli d'Italia, ha detto che sarà necessaria una verifica degli obiettivi dell'amministrazione. L'hanno detto anche altri. Concorda? 
«Siamo arrivati al cosiddetto giro di boa. Avendo realizzato più della metà del nostro programma, penso che sia quanto mai opportuno che ogni assessore si concentri ora sugli obiettivi da raggiungere nella seconda parte del mandato. La verifica è quindi la necessaria definizione di un calendario di priorità, di interventi e obiettivi per i prossimi due anni».  

Molti sostenevano che dopo le elezioni ci sarebbe stato un nuovo rimpasto. È in agenda? 
«Non scopro certo ora come all'inizio del mandato questa amministrazione si sia trovata a dover far fronte a diverse difficoltà e gli assessori abbiano dovuto affrontare, insieme a me, momenti davvero non facili. A ognuno di loro ho sempre richiesto un impegno determinato e appassionato a lavorare per il bene della città e per fare quello che i piacentini richiedono. Ritengo questo fondamentale e nel caso dovessi valutare che questo impegno sia venuto meno, è prerogativa del sindaco fare le dovute considerazioni».

Quali i temi e le novità su cui punterà l'amministrazione in questi mesi? 
«Al di là dei temi e degli obiettivi del nostro mandato che, come detto, ritengo stiamo portando avanti con determinazione e risultati concreti, la grande novità introdotta da questa amministrazione e su cui lavoreremo anche nei prossimi anni è l'obiettivo di aprire la città all'esterno. Il prezioso lavoro di squadra realizzato all'interno del nostro territorio e la proficua collaborazione portata avanti con altre realtà territoriali è un punto qualificante e fondamentale per la crescita di Piacenza. Non è solo una sensazione, ma una realtà certificata dai risultati. Oggi Piacenza è vista da fuori come un importante asse economico ed industriale, oltre che un polo culturale e artistico di primario livello. Era un risultato non scontato di cui siamo molto orgogliosi e una strada che percorreremo con ancora maggiore convinzione e determinazione».

Il Pd parla già delle Comunali 2022 e ha annunciato una serie di iniziative di avvicinamento. Ritengono quello un appuntamento vitale. Teme la voglia di riscatto? 
«Non so di quale tipo di iniziative si tratta. Se, a differenza di quello che hanno fatto - o meglio, non fatto - in questi anni, fossero finalmente proposte su cui confrontarsi potrebbe essere anche utile per la città. Se sono solamente iniziative propagandistiche finalizzate alla campagna elettorale, non posso che esprimere un in bocca al lupo. Noi stiamo realizzando quello che avevamo detto in campagna elettorale e anche di più. Ci siamo presentati ammettendo di non avere la bacchetta magica, ma consapevoli che avremmo avuto bisogno dei 5 anni per lavorare al meglio per la città e soddisfare le esigenze dei piacentini. E lo stiamo facendo. Di fronte ai risultati concreti che stiamo raggiungendo, le iniziative propagandistiche non mi preoccupano affatto». 

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TommasoFoti
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