FIORENZUOLA E ROTTOFRENO SUCCESSI NETTI. VINCE ANCHE A CORTE DOVE ERA DIVISO
È riuscito a vincere anche là dove si è presentato diviso e rischiava
la figura del Tafazzi, a Cortemaggiore. E ha stravinto nei due comuni
più popolosi e importanti, Fiorenzuola e Rottofreno, dove gli avversari non hanno toccato palla. Se a
livello nazionale nel centrodestra
volano gli stracci - ieri Salvini: «Candidati scelti tardi non si usi il voto
per abbattere il governo» - più su in
Valpadana la stessa coalizione sorride a 32 denti e mostra lo smalto
dei tempi migliori.
Il responso di questa tornata di amministrative del Piacentino è limpido. Brinda il centrodestra che conquista cinque degli otto comuni in
ballo: si conferma a Fiorenzuola,
Rottofreno, Cortemaggiore e Gazzola e nel risiko politico annette
Gropparello con Armando Piazza
(vittorioso con il 47,3%). Unico
smacco, dover togliere la bandierina da Borgonovo dove Monica Patelli con la lista "Borgo Nuova" di
centrosinistra, riesce nell'impresa
di scalzare dalla poltrona di sindaco l'uscente Pietro Mazzocchi e l'altro candidato Guido Guasconi.
Per i patiti dei numeri, e a voler essere magnanimi con il centrosinistra, è finita 5-3 per il centrodestra
se alle liste civiche vittoriose di
Agazzano e Cadeo, rispettivamente con Maurizio Cigalini (45,6%
contro Arrigo Maestri del centrodestra al 41,7%) e Marica Toma (56,6%
contro il 26,8% di Grazia Longo), si
affibia una collocazione in area progressista per la verità mai rivendicata.
Più che altro è la misura della vittoria del centrodestra a colpire. In particolare a Fiorenzuola dove il sindaco uscente Romeo Gandolfi si appresta a iniziare il suo secondo
mandato dopo aver letteralmente doppiato il candidato della sinistra
Dario Marini Ricci: 66,5% a 33,4%.
La conferma di Gandolfi era
nell'aria, certamente non con queste dimensioni. Il che, nel secondo
comune più importante della provincia, impone agli sconfitti una
profonda e immediata riflessione
(in particolare nel Pd dove a molti
è parso quasi esserci un'aria di disimpegno). Perché se è vero, come
si dice, che Fiorenzuola "legge in
anticipo" i risultati di Piacenza, per
la coalizione che sfiderà Patrizia
Barbieri nel 2022 non c'è da stare
troppo allegri.
Oltre il 60% anche Paola Galvani,
nuova sindaca di Rottofreno. Anche in questo caso doppiato il candidato del centrosinistra Paolo Bersani (che si ferma al 28,7%). A Gazzola per Simone Maserati, civica di
centrodestra, è addirittura un assolo: di nuovo primo cittadino con il
77,7%.
C'è poi il caso Cortemaggiore, dove il centrodestra si presentava diviso: da una parte Lega e FdI e
dall'altra Forza Italia. Ha vinto il leghista Luigi Merli, sostenuto da Lega e Fdi. Addirittura terzo il candidato del centrosinistra, Claudio Colombi.
«Ad eccezione di Borgonovo, il centrodestra ottiene ottimi risultati»
commenta il deputato di FdI Tommaso Foti, raggiunto ieri da "Libertà" mentre si trovava a festeggiare a
Cortemaggiore. «In alcuni casi anche, è il caso di Cortemaggiore, laddove scelte personalistiche di Forza Italia ed altri potevano aprire alla sinistra un'autostrada per vincere. Non è stato così e ne siamo lieti
poiché all'alleanza Lega-Fratelli
d'Italia a Cortemaggiore si opponeva un cartello che comprendeva i
4/5 della giunta uscente, sindaco
compreso. Spiace che a Cadeo,
sempre per le scelte di Forza Italia,
non si sia potuto costruire un fronte compatto alternativo alla amministrazione uscente. L'augurio è che
serva da lezione. I candidati di Fratelli d'Italia ottengono lusinghieri
successo personali ovunque, il che
attesta il consolidarsi di una valida
classe dirigente di amministratori
locali».
Esulta anche il consigliere regionale della Lega Matteo Rancan: «Il risultato di questa tornata elettorale
parla chiaro: a Piacenza è finita 5-3
per il centrodestra. Questo significa che la Lega ed il centrodestra unito si confermano una forza di governo capace, credibile e che fa il
bene dei cittadini». Ed è lo stesso
Rancan ad aggiungere che questi
risultati «ci danno la consapevolezza che proprio da qui, da Piacenza,
riparte la corsa della Lega e del centrodestra per la conquista dell'intera regione Emilia-Romagna» sottolinea.
Nonostante Cortemaggiore, vede il
bicchiere mezzo pieno Gabriele Girometta, commissario provinciale
azzurro: «Sono dispiaciuto per Borgonovo dove Mazzocchi meritava
la rielezione. Ma sono contento per
Galvani e Piazza, candidati di FI, così come per il sostegno a Gandolfi.
A Corte abbiamo fatto scelte diverse e per coerenza. Auguro a Merli di
amministrare bene per il bene del
paese».
Libertà