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La multa bis continua a vessare chi posteggia; la giunta: 'Manterremo l'impegno di levarla'

Data: 10/04/2021

Irrisolto il caso della doppia sanzione per sosta vietata sulle strisce blu Due anni fa in Consiglio mozione Lega-Fdi per abolire l'obolo al gestore

«La questione è complessa, tocca competenze amministrative trasversali, ma la risolveremo perché è una promessa da mantenere, oltretutto è una battaglia della Lega e vogliamo portarla a casa». Paolo Mancioppi, assessore (leghista) alla mobilità, assicura che non resterà lettera morta l'impegno preso due anni fa dalla giunta Barbieri di togliere le cosiddette doppie multe per irregolarità nella sosta a pagamento. Nel mirino non è la sanzione strettamente stradale per chi non espone il tagliando del parcometro o prolunga più del dovuto il parcheggio sulle strisce blu, ma quella aggiuntiva per violazione del contratto tra chi posteggia e il concessionario della gestione della sosta a pagamento. Sì, perchè l'automobilista non lo sa, ma tra lui e il gestore si perfeziona, tacitamente, un contratto di natura privatistica giustificato con la necessità di intensificare la lotta all'evasione tariffaria. Non è un obbligo, ma una facoltà che la normativa dal 1997 consente ai Comuni di inserire negli appalti di concessione e che l'estate scorsa è stata inquadrata all'interno dello stesso Codice della Strada. A Piacenza optò di avvalersene la giunta Dosi, perciò dall'1 gennaio 2014 chi sosta irregolarmente, oltre alla multa prevista dal codice della strada (42 euro o 25 euro), deve pagare una penale così determinata: 20 euro per le strisce blu più a ridosso del centro, 15 per gli altri posteggi, 8 per chi non rinnova il tagliando. Una parte dell'introito va al Comune, una parte al gestore che inizialmente era Apcoa e oggi Piacenza Parcheggi. Tra i cittadini automobilisti la doppia sanzione ha sollevato negli anni rimostranze che ripetutamente hanno trovato spazio anche nelle lettere a "Libertà". L'ultima, di questi giorni, la scrive Sebastiano Grasso, giornalista (per decenni al "Corriere") e scrittore, ora residente del Piacentino. Una sua lettera - pubblicata qui sotto - riporta alla ribalta una protesta che la coalizione di centrodestra in carica dal 2017 aveva da subito fatto sua. Fino a formalizzarla esattamente due anni fa in consiglio comunale dove a larghissima maggioranza (astenuto il Pd) fu approvato un ordine del giorno (odg) della Lega, appoggiato anche da Fdi, per chiedere all'amministrazione di eliminare le doppie multe. «Un atto punitivo verso i cittadini», le definì Lorella Cappucciati (Lega) nel presentare l'odg , «una cosa sgradita da tutti, chi prende la multa la deve pagare, ma pagarne due è eccessivo: avremo 100mila euro in meno sul bilancio del Comune? Dispiace ma occorre rispondere ai cittadini. Un'amministrazione di centrodestra le tasse le toglie». E anche se dalla maggioranza una voce autorevole come quella di Tommaso Foti (Fdi ) si levò a suggerire di approfondire la questione con gli uffici legali («La doppia sanzione è un beneficio per Apcoa e pure per il Comune, consiglierei di agire con prudenza e di far vagliare bene la cosa dall'avvocatura comunale perché Apcoa è brava a gestire parcheggi, ma anche nel fare cause»), l'odg trovò la robusta sponda dell'assessore Mancioppi che si disse pronto ad assecondare la richiesta. Oggi Mancioppi, a due anni di distanza, ribadisce che «la questione sta a cuore all'amministrazione», dicendosi convinto che verrà risolta nella direzione della promessa abolizione di qualcosa che, rimarca l'assessore, «abbiamo ereditato da altri». E in questa sottolineatura c'è, implicito, il riferimento a un dato nuovo rispetto all'odg di due anni fa. E cioè lo spinosissimo negoziato in atto dallo scorso settembre con Piacenza Parcheggi, che riguarda - a proposito di eredità - l'appalto da 12 milioni di euro assegnato dal Comune nel 2012 per la realizzazione di un posteggio interrato in piazza Citta della e la riqualificazione dello spazio in superficie, ma anche per la gestione per 27 anni della sosta a pagamento di tutta la città (2.600 strisce blu). L'intreccio con il nodo delle doppie multe è di tutta evidenza. Partendo dalla richiesta del concessionario Piacenza Parcheggi di ridefinire l'equilibrio economico-finanziario dell'appalto tenendo conto dell'impatto dell'epidemia sugli introiti della sosta a pagamento la cui gestione è in corso dal 2013, nella trattativa inevitabilmente entra ciò che più preme all'amministrazione comunale: dallo stralcio del posteggio interrato, sin qui mai iniziato e di cui la sindaca Barbieri ha sempre lasciato intendere che farebbe volentieri a meno, all'eliminazione della doppia multa per la sosta irregolare. Il tavolo per il riequilibrio economico-finanziario avrebbe dovuto chiudersi in gennaio. E' invece ancora aperto, a riprova di quanto sia spigoloso. E i cittadini multati continuano a dover pagare due volte, come Sebastiano Grasso. Salvo ricorsi che però sin qui non risultano avere avuto grande accoglimento. Per la verità, nell'agosto 2016, la Corte di Cassazione, pronunciandosi su un caso di sforamento ora rio del ticket partito dal Tribunale di Chiavari, aprì una strada mettendo uno spartiacque tra illecito amministrativo e inadempimento contrattuale. In soldoni: iIllecito amministrativo - e dunque sì alla sanzione destinata alle casse del Comune - ma che non si trasforma in inadempimento contrattuale, ovvero il secondo bollettino da pagare al gestore dei parcheggi. E d'altra parte fin da subito tra i legali prevaleva lo scetticismo sul fatto che la pronuncia della Cassazione si traducesse in un conseguente univocoo orientamento da parte dei giudici di pace chiamati a valutare i singoli casi.

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