Interrogazione di Foti (Fdi) sul futuro del Polo di mantenimento. Il sottosegretario Calvisi (Pd): «Sono in arrivo 18 nuove unità»
Altro che "de profundis".
L'Arsenale non solo resterà pienamente operativo, ma sono
imminenti nuove assunzioni.
Ad annunciarlo è il governo attraverso le parole del sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi che nei giorni scorsi ha risposto a un'interrogazione del
parlamentare Tommaso Foti
(Fdi).
Era il 22 luglio scorso quando
in Consiglio comunale il capogruppo di Liberi Massimo Trespidi lanciò l'allarme sulla dismissione entro il 2025 del Polo di mantenimento pesante
Nord, l'area militare che da
piazzale Torino a barriera Genova, da viale Malta a via XXIV
Maggio, occupa nel centro città 285mila metri quadrati destinati alle manutenzioni e riparazioni dei mezzi dell'Esercito
italiano. Seguirono le successive smentite da parte dei vertici
dello stesso e le preoccupate
prese di posizione dei sindacati, Cisl e Cgil in testa.
Una situazione di incertezza sul
futuro del nostro Arsenale, su
cui Foti ha voluto vederci chiaro, con un'interrogazione tesa
a conoscere quali reali intenzioni abbia al riguardo il Ministero della Difesa. La risposta
resa dal sottosegretario alla Difesa Calvisi (Pd) risulta positiva per il nostro territorio. Calvisi ha rassicurato che «non c'è
alcun intendimento volto a riorganizzare l'ente, tanto meno
a dismetterne le capacità operative». L'esponente del Governo ha inoltre precisato che «per
il triennio 2019-2021, sarà assunto un contingente di 294
unità di personale civile con
profilo tecnico non dirigenziale e 26 unità verranno assegnate ai Poli dell'Esercito nel 2019.
Di queste 14 saranno destinate
al Polo di mantenimento pesante Nord di Piacenza». «In aggiunta a ciò - ha concluso il sottosegretario -con riferimento
alle procedure concorsuali di
complessive 30 unità di personale, in fase di ultimazione, è
prevista l'assegnazione al Polo
di Piacenza di 4 assistenti tecnici».
«Non si supereranno le criticità, ammesse dallo stesso Ministero, ma questo è un piccolo
passo. Ora occorre lavorare per
incrementare il numero degli
assunti» ha replicato Foti spiegando di aver convolto nell'iniziativa i colleghi della commissione Difesa Deidda e Ferro,
prossimamente a Piacenza per
visitare il Polo e autori di una proposta di legge di modifica
della legge 244 che limita la possibilità di ulteriori assunzioni.
«Diversamente - concludono i
parlamentari di Fratelli d'Italia
- rischiamo di perdere un patrimonio umano di conoscenze e
capacità tecniche, sia per il personale militare che per quello
civile, e di doverci affidare totalmente all'industria militare privata».
Libertà