Il ministero Ambiente risponde all'on. Foti: «Obiettivi ancora validi». La replica: «Evasivi»
«Quali iniziative per sbloccare il
progetto "Valle del fiume Po"» lo ha
chiesto Tommaso Foti (Fratelli
d'Italia) in una interrogazione al ministro dell'Ambiente. Per il deputato piacentino «a fronte di importanti risorse economiche inizialmente stanziate, il progetto appare arenato, nonostante la sua notevole valenza sia per la sicurezza contro il
dissesto idrogeologico, sia per la valorizzazione dei territori interessati». Il progetto del 2008, infatti, interessava circa 16 milioni di cittadini,
nonché un'area di pianura di 46.000
chilometri quadrati, ivi compresa
quella del territorio piacentino.
«Nei fatti - ha aggiunto Foti - a fronte di 180 milioni di euro stanziati ed
ad un complesso iter autorizzativo
da tempo concluso, il progetto è restato al palo, nonostante la sua rilevanza strategica». «Gli interventi
previsti dal progetto e dalle sue successive rimodulazioni – ha risposto
il sottosegretario Roberto Morassut - sono ancora ritenuti attuali. E'
necessario migliorare la sicurezza
del sistema arginale del fiume Po,
adeguandolo agli obiettivi del Piano di Assetto Idrogeologico dell'Autorità di bacino». Il rappresentante
dell'Ambiente ha altresì evidenziato come "il Ministero di concerto
con le Regioni abbia costantemente provveduto alla erogazione di risorse in favore di interventi di manutenzione straordinaria». Morassut ha altresì evidenziato che «per
l'attuazione del Progetto Valle del
Po parte degli interventi previsti
non hanno ancora trovato finanziamento, tenuto conto degli aggiornamenti nel frattempo intervenuti relativamente alla procedura
e alla normativa di riferimento». Foti ha commentato la risposta giudicandola «evasiva ed insufficiente».
Il deputato di FdI infatti ritiene che
«occorra da subito dare un seguito
pieno ad un progetto certo ambizioso ma che è l'unico in grado di
consentire il rilancio anche turistico dell'asta del Po, così come in Inghilterra è stato per il Tamigi».
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