Rassegna Stampa

Bertucci, allievo di Ghittoni e le relazioni tra pittori del '900

Data: 15/12/2019

La figura dell'artista tratteggiata ieri alla mostra a Palazzo Galli dal figlio Rinaldo e dalle curatrici Poli e Bonfanti

Riprodotto sulle locandine della mostra dedicata al pittore Giacomo Bertucci (1903-1982), inaugurata ieri a Palazzo Galli, quel volto di bambino, un po' pensieroso, è diventato quasi familiare. Ieri lo si è incontrato di persona. È Rinaldo Bertucci, il figlio dell'artista. Vissuto a Milano, dove il padre si era trasferito da Piacenza dopo il 1929, oggi Rinaldo, medico, ha 71 anni, ma non ha certo dimenticato quando il papà gli aveva chiesto di mettersi in posa per un ritratto. «Avevo cinque anni. Non stavo fermo e la mamma per distrarmi mi leggeva il libro di Pinocchio» ha rievocato. Quel quadro è collocato all'inizio dell'allestimento progettato da Carlo Ponzini, dove la personalità artistica di Giacomo Bertucci viene ricostruita a tutto tondo da Valeria Poli che ha curato la mostra con Laura Bonfanti. Ieri Rinaldo Bertucci ha ringraziato coloro che hanno realizzato un'iniziativa che anni fa era stata caldeggiata anche dallo storico dell'arte Ferdinando Arisi. «Mi aveva scritto una bellissima lettera» ha rievocato Rinaldo Bertucci. «Ma ero troppo preso dal lavoro e continuai a rimandare». Fino a tre anni fa, quando a una collettiva a Castellarquato, dove erano esposti quadri di Giacomo Bertucci, il figlio Rinaldo si è rinsaldato nel proposito che si è potuto concretizzare grazie a Corrado Sforza Fogliani e alla Banca di Piacenza. Ieri proprio Sforza Fogliani, presidente del comitato esecutivo dell'istituto di via Mazzini, ha sottolineato come ormai da quattordici anni ogni secondo sabato di dicembre la Banca di Piacenza apre una mostra per valorizzare artisti piacentini. Nel 2018 si era trattato di Francesco Ghittoni, che fu maestro di Giacomo Bertucci, come evidenziato nella mostra, attenta a mettere in rilievo le relazioni intessute tra diversi pittori. Lo suggerisce del resto il titolo "Bertucci tra Ghittoni e De Pisis". «Abbiamo voluto, ricostruendo la figura professionale dell'artista, dare valore - ha spiegato Poli - al ruolo formativo dell'Istituto Gazzola, di cui Bertucci fu allievo e poi insegnante. E da insegnante non amava gli autodidatti, ma sosteneva che occorre lavorare con passione e metodo». Bonfanti ha parlato della vasta produzione pittorica di Bertucci, conservata anche in musei, come la Galleria Ricci Oddi, la Galleria Alberoni, il Museo Gazzola e raccolte di Ravenna e Gallarate. Tante le autorità intervenute, tra cui la ministra Paola De Micheli, che ha ribadito l'importanza della cultura per la crescita di un territorio, i parlamentari Giancarlo Giorgetti (Lega) e Tommaso Foti (FdI), il prefetto, il questore, il comandante dei carabinieri, il comandante del II reggimento genio pontieri. Oggi l'apertura al pubblico, dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19, l'orario che verrà osservato il sabato e i festivi. Ogni domenica, a cominciare da oggi, sono previste visite guidate alle ore 11 e alle 16.30. I feriali, da lunedì a venerdì, la mostra sarà accessibile dalle 16 alle 19. L'ingresso è libero per soci e clienti della banca, per i non clienti l'ingresso è con biglietto nominativo richiedibile esclusivamente dal sito www.bancadipiacenza.it. Per scuole e associazioni visite guidate su prenotazione (tel. 0523.542357; email: relax.esterne@bancadipiacenza.it). 

Libertà 

facebbok

Rassegna Stampa

TommasoFoti
powered by Blacklemon Srl