La deputata del Pd ribatte al collega di Fdi che chiede che i pontieri pattuglino le strade
«Potenziare con personale e risorse le forze dell'ordine e tutelare
la professionalità del nostro Esercito». Questo in sintesi il pensiero
dell'onorevole Paola De Micheli
(Pd) comunicato con una nota il
giorno dopo quella con cui il deputato Tommaso Foti (Fdi) ha esortato il governo (tramite un'interogazione) a reinserire Piacenza tra le città in cui è disposto il pattugliamento in strada di personale militare.
«La strada maestra per proseguire
nell'azione vigorosa di contrasto alla criminalità degli ultimi anni sul
territorio piacentino, in particolare
quella più odiosa che si accanisce
contro il patrimonio e le persone indifese come gli anziani, è quella del
potenziamento delle forze dell'ordine, con nuovo personale e risorse», scrive De Micheli portando a
esempio l'azione dei «governi di cui
ho fatto parte, che per la prima volta dopo tanti anni hanno sbloccato
i concorsi per l'assunzione di nuovo personale nei corpi dello Stato».
Linea contraria, dunque, alla richiesta dell'utilizzo dell'Esercito per il
presidio del territorio urbano. «Il calo generalizzato dei reati è un risultato incontrovertibile», prosegue la
vicesegretaria del Pd, «che va ascritto certamente al costante lavoro di
presidio, e anche repressione, attuata dalle forze dell'ordine coordinate sul territorio provinciale dal prefetto. Occorre andare avanti su questa strada, nella lotta alla criminalità attiva purtroppo in alcune zone
sensibili della città, e nel contrasto
in particolare dei reati predatori e
dello spaccio di stupefacenti: i fronti dove sono più impegnati ogni
giorno i nostri militari dell'Arma dei
carabinieri, della guardia di finanza
e gli agenti di polizia. Mettendoli nelle condizioni di operare in condizioni ottimali, con piena sinergia, e anche grazie alla collaborazione e al
supporto della popolazione che non
ha timore di denunciare».
«A Piacenza, grazie al lavoro quotidiano e instancabile delle forze
dell'ordine, fortunatamente non c'è
alcuna emergenza sicurezza e non
trova pertanto giustificazione l'ennesima richiesta di impiegare l'Esercito per compiti che non gli sono
propri», aggiune la deputata, «credo che sia corretto ribadire che
l'Esercito e i militari che lo compongono hanno una professionalità
fondamentale per il nostro Paese,
che va riconosciuta e pienamente
rispettata».
«Nella mia esperienza di commissario per il terremoto in Centro Italia ho avuto la possibilità di apprezzare la preparazione e lo spirito di
sacrificio dell'Esercito, impiegato in
compiti di grande complessità richiesti dalla situazione straordinaria di un sisma. Trovo irresponsabile la volontà di alcuni esponenti politici di cavalcare emergenze o presunte tali o, ancora peggio, fare leva
sull'emotività dell'opinione pubblica, per chiamare in causa impropriamente il ruolo dell'Esercito».
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