Il sindaco di Cerignale ora chiede il conto a Albasi, Murelli, Pisani, De Micheli
A una settimana dalla manifestazione a ponte Lenzino, arriva il tempo dei bilanci per il sindaco di Cerignale Massimo Castelli, presidente
del comitato Nuovo Ponte Lenzino.
E nel bilancio, oltre ringraziare chi
c'era, il primo cittadino dice che porterà in Unione la questione di chi tra
gli amministratori ha scelto di essere assente su quel camion diventato comizio, chiedendogli perché. Il
riferimento va nello specifico ai parlamentari della Lega Elena Murelli
e Pietro Pisani, deputata lei e senatore lui, e all'onorevole Paola De Micheli del Pd. A livello territoriale, invece, Castelli chiede il perché della
mancata firma all'appello dei sindaci da parte del primo cittadino di
Travo Lodovico Albasi. «Ho fatto
anch'io il presidente dell'Unione e
non ho mai visto in anni e anni un
sindaco tirarsi indietro su questioni che riguardassero la Statale 45»,
spiega Castelli. «Con molto dispiacere ho visto firme mancanti alla nostra lettera di buon senso, dove semplicemente abbiamo chiesto ai ministeri competenti e all'Anas la riapertura del dialogo, per chiedere un
ponte fuori dalle frane, capace di
raddrizzare una strada pericolosa,
e tra l'altro meno costoso. La nostra
richiesta non era polemica o strumentale, tanto che è stata condivisa dai parlamentari Tommaso Foti
di FdI, Pier Luigi Bersani di Leu, Davide Zanichelli di M5S, e dai consiglieri regionali Katia Tarasconi del
Pd, Matteo Rancan e Valentina Stragliati della Lega, Giancarlo Tagliaferri di FdI, oltre che da tutti i sindaci da Perino in su. Li ringrazio tutti,
e la loro diversa provenienza politica dimostra come qui non si stiano
facendo battaglie di convenienza o
di parte. Che qualcuno si sfili crea ai
miei occhi rabbia e sconcerto, perché il fronte doveva essere compatto, così come è stato compatto in tutti questi anni, quando si è trattato di
parlare dell'ammodernamento della nostra Statale 45. Quando si fa
l'amministratore, ricordo, si devono guardare prima agli interessi dei
propri cittadini e della vallata. L'assenza di certe firme è ai miei occhi
inaccettabile, lo considero un tradimento al sentimento prevalente
nella nostra popolazione, comunque noi andiamo avanti». Contattato il sindaco di Travo, Albasi ha fatto sapere che risponderà nei prossimi giorni, per ragioni familiari. I
parlamentari Lega avevano sottolineato nei giorni scorsi su Libertà come la lettera dei sindaci fosse da
considerare «tardiva», visto che «il
progetto è già esecutivo». De Micheli aveva avviato un confronto con il
ministro Giovannini e, secondo indiscrezioni, avrebbe chiesto ai sindaci di congelare la protesta. Ma loro - da Perino in su - hanno scelto
diversamente.
Libertà