Rassegna Stampa

La tangenziale rallentata 'per sicurezza non burocrazia'

Data: 22/08/2020

Il ministero delle infrastrutture spiega che, sull'opera già pronta da settimane, ora va verificato che tutto sia a norma di legge. Già fissato un cronoprogramma coi tempi strettamente necessari. La Provincia però ha spedito a Roma la lettera con cui chiede di accelerare l'adempimento formale già chiesto il 3 agosto. L'onorevole Foti: situazione surreale.

Il ministero sulla tangenziale: controlli di sicurezza non burocrazia

Pressing della Provincia che scrive a Roma: «Manca solamente un adempimento formale già chiesto il 3 agosto». L'on. Foti: «Surreale»

Non meri adempimenti burocratici, ma verifiche finalizzate ad accertare il rispetto delle norme di sicurezza, che comprendono anche quelle stabilite dal codice della strada. Così il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti spiega le ragioni che non hanno ancora permesso di aprire alla circolazione la nuova tangenziale di San Giorgio, nonostante l'opera sia stata completata già da qualche settimana. In sostanza, si tratta di verificare che tutto sul tracciato sia a norma di legge, compresi cartelli stradali e segnaletica, in modo da dare il via libera all'agibilità del percorso. Il ministero afferma di avere già concordato con la società Autovia Padana (gestore del tratto di A21 PiacenzaCremona-Brescia e realizzatore dell'opera) un programma di attività per l'apertura al traffico nei tempi strettamente necessari.

Il collaudo è stato terminato da parte della Commissione di tecnici e il relativo verbale depositato, informano gli uffici del ministero. Viene inoltre sottolineato che il collaudo non è riconducibile ad un obbligo ministeriale, vista l'autonomia organizzativa dell'apposita commissione. I tempi di realizzazione della nuova strada che alleggerirà il traffico nel centro abitato di San Giorgio sono sostanzialmente in linea con i programmi. La scadenza contrattuale con l'impresa appaltatrice per il completamento dei lavori e impianti era fissata al 28 agosto 2020. Tale termine è stato prorogato di 15 giorni in conseguenza delle emergenze connesse al Covid-19, spiega il ministero dei trasporti. Insomma, gli uffici ministeriale assicurano di essere al lavoro per aprire l'infrastruttura in tempi brevi e in condizioni di sicurezza. Entro settembre dovrebbe essere aperta la nuova strada che si compone di tre tronconi: il primo permette di scavalcare i centri abitati di Crocetta e San Polo; il secondo, il più rilevante, pari all'80% dell'opera, prosegue superando il Nure su un nuovo ponte e taglia fuori le case di San Giorgio; infine, il terzo, consiste nell'allargamento della carreggiata su un tratto di poco meno di due chilometri in direzione di Carpaneto. Un'opera a lungo attesa, che da 16 anni i piacentini aspettano di poter percorrere e che, complessivamente, è costata 20 milioni di euro.

Barbieri chiede lo sprint 
Se il ministero assicura di essere già al lavoro per completare tutti gli adempimenti nel tempo più breve possibile, la presidente della Provincia di Piacenza, Patrizia Barbieri, come già anticipato ieri da Libertà, ha fatto partire una lettera indirizzata al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per sollecitare un'ulteriore accelerata all'iter di apertura della strada: «I lavori alla seconda tratta - porzione particolarmente rilevante, in quanto comprende anche il ponte sul Nure - sono ormai stati completati e si potrebbe procedere alla apertura anticipata.Secondo la Convenzione sottoscritta con gli Enti interessati e approvata da codesto Ministero, infatti, è possibile procedere alla messa in esercizio della nuova viabilità per stralci, in modo da alleviare tempestivamente la situazione di congestione veicolare nei Comuni interessati. A tale fine si chiede a codesto Ministero di adottare gli atti di competenza così come richiesto da Autovia Padana, titolare dell'intervento, con nota del 03.08.2020, che si allega. La Provincia ha fatto tutto quanto di propria competenza per accelerare l'apertura dei tratti già percorribili, rimane solo un adempimento formale che si auspica avvenga nel più breve tempo possibile».

Foti: situazione surreale 
Sulla vicenda arriva anche una sollecitazione da Tommaso Foti, deputato piacentino nelle fila di Fratelli d'Italia: «Rendere transitabile il collegamento stradale realizzato da Autovia Padana spa prima che a farne le spese siano, ancora una volta, coloro che da anni attendono la con clusione dei lavori». Foti si rivolge, con un'interrogazione parlamentare, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. Per il deputato piacentino «appare surreale come dopo innumerevoli anni, pur essendo stata prevista l'apertura per stralci dei tratti stradali già realizzati, si sia ancora qui a discutere di logomachie burocratiche». Per tale ragione chiede «un'immediata azione da parte del ministro, affinché i competenti uffici assumano gli atti necessari per rendere transitabili i tratti di strada realizzati da Autovia Padana Spa già ultimati».

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