Rassegna Stampa

Locandina apocrifa con foto di Borsellino il fratello s'indigna

Data: 17/12/2019

«NON SI USI LA SUA IMMAGINE PER LE ELEZIONI» MA IL MANIFESTO UFFICIALE HA UN NASTRO TRICOLORE

Due locandine, una ufficiale e una apocrifa. Si è scatenata una polemica sul manifesto dell'iniziativa antimafia di Fratelli d'Italia, stasera a Podenzano alle 20,45, dove campeggia il volto del magistrato Paolo Borsellino. Circolato in rete, è diventato virale al punto da arrivare all'attenzione del fratello del giudice trucidato da Cosa Nostra, Salvatore Borsellino. Il quale si è indignato per l'uso dell'immagine del fratello in un evento organizzato in piena campagna elettorale per le Regionali. «Nonostante penso che la tutela dell'immagine di Paolo Borsellino spetti soprattutto ai figli, non posso fare a meno di rimanere sconcertato e addolorato dall'utilizzo dell'immagine di mio fratello accostata a quella di un partito politico e in occasione di una competizione elettorale - afferma -. Ho sempre creduto e sostenuto che mio fratello abbia consapevolmente sacrificato la sua vita per il suo paese, per l'Italia, e che la sua memoria appartenga a tutti gli italiani. Utilizzarne l'immagine per fini meramente elettorali è una scorrettezza e un torto che si fa a Paolo stesso, tentando di far diventare la sua memoria un simbolo di parte». Salvatore Borsellino aggiunge: «E' la stessa cosa che dissi a mia sorella quando si candidò in una competizione elettorale. Le dissi che benchè rispettassi le sue scelte, non le condividevo, esattamente per le stesse ragioni che ho espresso prima, e questo nonostante allora la sua candidatura fosse destinata ad opporsi ad un governatore della regione siciliana poi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa». A risentirsi per la locandina con l'immagine di Borsellino anche l'associazione antimafia "100x100 in Movimento" di Rossella Noviello. In realtà il manifesto ufficiale della serata, presente anche sulla pagina Fb di Fdi Piacenza oltre che su quella del coordinatore Tommaso Foti, non ha la foto di Borsellino, bensì un nastro tricolore. Foti stesso si è smarcato dall'utilizzo di quel poster e ha fatto sapere di non conoscerne l'origine. Resta dunque il mistero su come sia stato divulgato. Sara Soresi, la consigliera comunale che introdurrà la serata e che aveva postato la locandina sulla sua pagina Fb, ha rivelato di averlo ricevuto a sua volta senza specificare la provenienza.

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