Da fonti del ministero la pratica sarebbe sbloccata. Tutto nelle mani della ministra De Micheli. Nuova interrogazione di Foti
Il ritorno della scritta "Piacenza Nord" sui cartelli dell'Autosole
(A1) potrebbe essere molto vicina. Da fonti del ministero dei Trasporti risulta che qualcosa si stia
muovendo in senso favorevole al
nostro territorio, e cioè che presto
si arrivi a prevedere la doppia formulazione "Basso Lodigiano -
Piacenza Nord". Una soluzione
che per molti, oltre a porre fine a
una lunghissima querelle campanilistica, risponderebbe prima di
tutto a ragioni di buon senso.
L'indiscrezione giunge nei giorni
in cui la politica piacentina torna
alla carica per vedersi restituito
l'oggetto di ciò che ha sempre
considerato uno "scippo". Lo fa
Tommaso Foti (Fdi) con una nuova interrogazione parlamentare,
stavolta rivolta alla ministra dei
Trasporti, la piacentina Paola De Micheli, per chiedere se il Governo «intenda avviare l'annunciato
confronto con gli enti coinvolti, al
fine di verificare la possibilità che
il casello autostradale in questione assuma la denominazione
"Basso Lodigiano-Piacenza
nord"».
L'atto trae spunto dall'approvazione all'unanimità in Consiglio comunale (il 4 novembre) di una risoluzione «volta a richiedere il
cambio della denominazione».
Foti osserva come dopo la decisione di cambiare la denominazione da "Piacenza Nord" in "Basso Lodigiano" era stato chiesto al
ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti (allora era ancora il pentastellato Raffaele Toninelli, ndr)
se intendeva sottoporre al sottocomitato – e ad Autostrade per
l'Italia spa – l'opportunità di rivedere la decisione assunta, nel senso di disporre che il casello autostradale in questione assumesse
la denominazione "Piacenza
nord-Basso Lodigiano". Il 10 gennaio scorso «il sottosegretario pro
tempore Michele Dell'Orco aveva assicurato che si sarebbe avviato un confronto con gli enti coinvolti per individuare la soluzione più opportuna» aprendo alla
doppia denominazione «in considerazione della collocazione
geografica del casello nella regione Lombardia e atteso che il cambio di denominazione non avrebbe comportato conseguenze di rilievo sulla circolazione dei flussi
di traffico nella zona». Da quanto
trapela dal ministero la questione sarebbe arrivata a una svolta.
Si parla di una pratica già incardinata su binari favorevoli che, forte dell'ok degli organi tecnici, presto dovrebbe essere sottoposta
all'attenzione della ministra De
Micheli per un pronunciamento
definitivo. Il fatto che la titolare del
dicastero sia una nostra concittadina lascia ben sperare che la querelle possa concludersi postivamente e con una decisione che
metta d'accordo tutti.
Libertà