Rassegna Stampa

Piacenza Nord con Basso Lodigiano, sotto l'albero doppio nome sul cartello

Data: 01/12/2019

Da fonti del ministero la pratica sarebbe sbloccata. Tutto nelle mani della ministra De Micheli. Nuova interrogazione di Foti

Il ritorno della scritta "Piacenza Nord" sui cartelli dell'Autosole (A1) potrebbe essere molto vicina. Da fonti del ministero dei Trasporti risulta che qualcosa si stia muovendo in senso favorevole al nostro territorio, e cioè che presto si arrivi a prevedere la doppia formulazione "Basso Lodigiano - Piacenza Nord". Una soluzione che per molti, oltre a porre fine a una lunghissima querelle campanilistica, risponderebbe prima di tutto a ragioni di buon senso. L'indiscrezione giunge nei giorni in cui la politica piacentina torna alla carica per vedersi restituito l'oggetto di ciò che ha sempre considerato uno "scippo". Lo fa Tommaso Foti (Fdi) con una nuova interrogazione parlamentare, stavolta rivolta alla ministra dei Trasporti, la piacentina Paola De Micheli, per chiedere se il Governo «intenda avviare l'annunciato confronto con gli enti coinvolti, al fine di verificare la possibilità che il casello autostradale in questione assuma la denominazione "Basso Lodigiano-Piacenza nord"». L'atto trae spunto dall'approvazione all'unanimità in Consiglio comunale (il 4 novembre) di una risoluzione «volta a richiedere il cambio della denominazione». Foti osserva come dopo la decisione di cambiare la denominazione da "Piacenza Nord" in "Basso Lodigiano" era stato chiesto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (allora era ancora il pentastellato Raffaele Toninelli, ndr) se intendeva sottoporre al sottocomitato – e ad Autostrade per l'Italia spa – l'opportunità di rivedere la decisione assunta, nel senso di disporre che il casello autostradale in questione assumesse la denominazione "Piacenza nord-Basso Lodigiano". Il 10 gennaio scorso «il sottosegretario pro tempore Michele Dell'Orco aveva assicurato che si sarebbe avviato un confronto con gli enti coinvolti per individuare la soluzione più opportuna» aprendo alla doppia denominazione «in considerazione della collocazione geografica del casello nella regione Lombardia e atteso che il cambio di denominazione non avrebbe comportato conseguenze di rilievo sulla circolazione dei flussi di traffico nella zona». Da quanto trapela dal ministero la questione sarebbe arrivata a una svolta. Si parla di una pratica già incardinata su binari favorevoli che, forte dell'ok degli organi tecnici, presto dovrebbe essere sottoposta all'attenzione della ministra De Micheli per un pronunciamento definitivo. Il fatto che la titolare del dicastero sia una nostra concittadina lascia ben sperare che la querelle possa concludersi postivamente e con una decisione che metta d'accordo tutti.

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