Rassegna Stampa

Riduzione dei parlamentari - Noi favorevoli da sempre

Data: 13/09/2020

PERCHE' VOTARE SI'

Lettera aperta al quotidiano Gazzetta di Parma del Vice-Capogruppo Vicario di Fratelli d'Italia alla Camera dei Deputati on. Tommaso Foti

Fratelli d'Italia e' stato l'unico partito che, in tutte e quattro le votazioni alle Camere tenutesi in questa legislatura, ha sempre espresso voto favorevole alla riduzione del numero dei parlamentari senza essere a ciò tenuto o obbligato da accordi programmatici e/o da contratti di Governo. Fratelli d'Italia ha fatto solo una scelta coerente con la storia della destra politica che rappresenta: è qui il caso di ricordare il voto favorevole espresso alla riforma costituzionale del 2005, con un taglio della rappresentanza parlamentare anche più forte e più rilevante di quello che viene proposto agli Italiani con il referendum del 20 e 21 settembre. Riguardo a quest'ultimo appuntamento giova qui ricordare che, rispetto a quando i costituenti determinarono il numero dei parlamentari per ognuna delle due Camere, la rappresentanza istituzionale è profondamente cambiata. Negli anni sono state istituite le Regioni, con l'elezione diretta di circa 1000 consiglieri regionali e, a seguire, quella di 76 eurodeputati al Parlamento Europeo. Si è quindi consolidata una funzione legislativa su più livelli istituzionali di cui si deve necessariamente tenere conto. La scelta per il SI al referendum di Fratelli d'Italia ha, come visto, ragioni fondate che nulla hanno a che fare con facili slogan incentrati sulla riduzione dei costi della politica. E' bene rimarcare che quello dei "risparmi" è un "non tema", atteso che la riforma costituzionale comporterà un risparmio annuo modesto (circa 60 milioni di euro a fronte degli 830 miliardi di spesa pubblica). Dopo la vittoria dei SI, sarà invece necessaria l'approvazione di una legge elettorale che, da una parte consenta la rappresentanza delle provincie, anche quelle con minore numero di abitanti e, dall'altra, offra garanzia di tribuna per le formazioni minori. Un diritto che Fratelli d'Italia si è ampiamente guadagnato con coerenza, serietà e competenza, dimostrate fuori e dentro il Parlamento ogni giorno. Di questa riforma a Fratelli d'Italia non piace la scelta di non avere abolito la norma che consente al Presidente sella Repubblica di nominare i senatori a vita. L'abbiamo detto più volte, esistono solo in Italia ed è una prerogativa da Ancien Régime, priva di senso e di logica ai giorni nostri. A meno che il fine non sia quello di averli mantenuti per avere, in passato, in prevalenza appoggiato la sinistra...

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