Interrogazione al Governo del parlamentare piacentino Tommaso Foti (Fratelli d'Italia)
«Smaltire al più presto i rifiuti radioattivi stoccati a Caorso».
Il deputato piacentino Tommaso Foti (Fratelli d'Italia) è tornato a sollecitare ladismissione
dell'ex centrale nucleare con
un'interrogazione parlamentare al Governo.
Dall'agosto scorso, sottolinea
Foti, Sogin ha, nei fatti, ottenuto l'autorizzazione allo stoccaggio temporaneo di fusti contenenti rifiuti radioattivi in Iso
container collocati all'interno
dell'ex impianto nucleare di
Caorso.
«Se è vero che l'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare ha comminato precise prescrizioni da applicare per la
movimentazione dei fusti -
scrive Foti nell'atto ispettivo -
altrettanto vero è che, da decenni, i cittadini attendono la
definitiva disattivazione della
centrale».
Per il parlamentare del movimento politico di Giorgia Meloni, già autore di iniziative parlamentari orientate ad accelerare la dismissione dell'impianto
di Caorso, non vi è tempo da
perdere.
«Il Governo chiarisca - è la richiesta di Foti - se siano stati indicati tempi certi per lo stoccaggio con questo sistema dei container, si spieghi con chiarezza
quali misure di sicurezza e monitoraggio si intendano disporre al fine di verificare che i livelli di radioattività nei pressi delle aree di stazionamento dei fusti restino nella norma».
Quindi l'appello di Foti ai competenti ministri: «E' indispensabile avviare senza ulteriori indugi la dismissione della centrale nucleare di Caorso. I cittadini sono stanchi di essere presi in giro da continue posticipazioni dei termini e - conclude il
deputato piacentino di Fratelli
d'Italia - certamente gradirebbero che si provvedesse allo
stoccaggio dei rifiuti radioattivi
nei fusti solamente solo per il
tempo necessario all'adeguamento delle strutture di deposito provvisorio così come previsto nella autorizzazione alla
disattivazione».
Libertà