Il Pd replica alle accuse del deputato sui bandi regionali
Molinari: «Barbieri si dissoci»
A Bologna stanno a cuore gli enti politicamente affini, cioè
di centrosinistra, è la tesi sostanzialmente affermata da Foti che ha portato a
esempio gli 837mila euro con qustati, sempre in quel bando, dal Comune di
Castelvestro guidato dal Pd. Il cui sindaco, Luca Quintavalla, non a caso ieri
ha a sua volta rispedito le accuse al mittente.
La replica: «Brutti
progetti»
«Il Comune di Piacenza, 104.000 abitanti, si è classificato
alle spalle del Comune di Albareto (appennino parmense) 2.150 abitanti», mette
in evidenza nella sua nota Molinari secondo il quale le dichiarazioni di Fori
«risultano solo dannose per Piacenza e per i piacentini: tanti comuni di
centrodestra sono stati finanziati nel bando riguardante la rigenerazione
urbana. Clientela? No, incapacità, che è il vero dramma della pubblica
amministrazione».
Sullo sport esito
diverso...
Molinari fa un altro esempio: «Quando l'assessore Garetti
(fino a ottobre 2018 titolare a Palazzo Mercanti della delega alle
infrastrutture sportive, ndr) presentò il progetto sullo sport, non lavorò per
ingraziarsi i politici della Regione, ma costruì un progetto che la Regione
finanziò senza problemi, portanto 850mila euro al Comune di Piacenza. E non è
un automatismo, basti pensare che la stessa Regione escluse il progetto
sportivo dell'amministrazione "amica" precedente (giunta Dosi, ndr), perché a
valutare i progetti ci sono tecnici qualificati e non certo gli assessori o i
consiglieri di maggioranza».
...così come a San
Giorgio
E ancora: «Il Comune di San Giorgio (Fdi), ha visto
finanziato il progetto sullo sport. È Clientela anche questa? Se la Regione ha
deciso di investire di propria volontà 3 milioni di euro di Fondi strutturali
su Villanova (centrodestra), è clientela? I fondi assegnati ai Comuni di
centrodestra su edilizia scolastica, buoni ultimi Cadeo, Rottofreno e via
dicendo, sono frutto di valutazioni politiche?»
«Barbieri si dissoci»
«Dichiarazioni farneticanti, la vera mortificazione di
Piacenza», reagisce l'esponente del Pd: «In questa fase politica qualcuno è
convinto che per avere finanziamenti sia sufficiente indossare una camicia nera
o verde, o rossa ma si sbaglia. E mi stupisce che queste dichiarazioni arrivino
e siano tollerate da un'amministrazione che con la Regione sta lavorando fianco
a fianco su molte tematiche, approcciandosi in modo collaborativo e
costruttivo. Chiedo al sindaco Patrizia Barbieri di sconfessarle pubblicamente,
quantomeno per non esserne complice. Attribuire i propri fallimenti alle
congiure di avversari politici è da deboli e incapaci, e i piacentini non meritano
questo atteggiamento vittimista perché sono capaci e laboriosi non
piagnucolosi».
Reagisce Castelvetro
Dà man forte, si diceva, il sindaco Quintavalla, che le
dichirazioni di Foti sul bando relative al suo Comune le ritiene «da un lato
molto gravi soprattutto nei confronti della commissione tecnica regionale che
ha giudicato i progetti (in cui tra l'altro sono rientrati molti Comuni anche
espressione del centrodestra), ma dall'altro evidenziano una grande debolezza
politicoamministrativa di chi le ha espresso e, di fatto, dell'intera compagine
di centrodestra piacentina di cui Foti è massimo rappresentante».
«Bassezze di
onorevole»
«Mai avrei pensato che un rappresentante del Parlamento, di
cui ho il massimo rispetto, si abbassasse a tanto, denotando una così palese
debolezza e assenza di argomenti, o forse la volontà di gettare del fumo negli
occhi per cercare di sviare l'attenzione dal risultato palesemente negativo del
Comune di Piacenza», continua Quintavalla che si dice «orgoglioso dei progetti
portati a compimento dal Comune di Castelvetro in questi anni, con il concorso
finanziario di vari enti (Regione, Ministeri, Ue) che hanno valutato
positivamente le nostre iniziative in materia di edilizia scolastica,
rigenerazione urbana, servizi sociali, sicurezza stradale, impiantistica
sportiva». E conclude: «Ciò che ci ha guidato è sempre stata la ricerca della
massima qualità progettuale e realizzativa, oltre che la trasparenza e
correttezza amministrativa».
Libertà