Rassegna Stampa

Galvani corre in Provincia 'E ora finiamo insieme il Laboratorio Pontieri'

Data: 30/08/2022

L'azzurra è la portacolori del centrodestra alle elezioni del presidente del 24 settembre. I partiti sostenitori: «Esperienza e competenza»

È in Provincia praticamente senza pausa da quasi dieci anni ed è principalmente per la sua esperienza che il centrodestra ha ora deciso in forma ufficiale di credere in Paola Galvani come candidata a presidente nel palazzo di corso Garibaldi, in vista delle elezioni di secondo grado del 24 settembre. "Le sue grandi capacità e la sua competenza sono da lei sempre messe al servizio del territorio", dice infatti una nota diffusa ieri pomeriggio dal centrodestra per annunciare la discesa in campo della sindaca di Rottofreno. Nella nuova Provincia dal 2014, anno della riforma Delrio, Galvani restò infatti fuori dal consiglio provinciale solo qualche mese subentrando poi comunque a Giancarlo Tagliaferri eletto in assemblea legislativa regionale. Consigliera delegata a edilizia scolastica, lavoro, istruzione durante la presidenza di Francesco Rolleri, che tentò di andare oltre gli steccati politici interpretando la Provincia come "casa dei sindaci" e dando deleghe anche agli schieramenti opposti al suo, dovette poi rinunciarvi per i malumori interni allo stesso centrodestra. Diventata presidente Patrizia Barbieri, riebbe però non solo le deleghe (con l'aggiunta dei rapporti con Arpae e trasporto pubblico locale) ma diventò anche vicepresidente nei tempi più neri del Covid, quando la stessa presidente si ammalò, tra il mandato di vicepresidente di Valentina Stragliati e quello di Franco Albertini, ora presidente facente funzione. L'esperienza amministrativa della portacolori dell'area di centrodestra non si limita alla sola Provincia: Galvani è stata infatti per dieci anni assessora a lavori pubblici, ambiente, sicurezza, patrimonio durante i due mandati del sindaco Raffaele Veneziani; e da ottobre 2021 è sindaca di Rottofreno, dove negli anni Settanta i suoi genitori aprirono il primo minimarket del territorio, sulla via Agazzana. Sindaci e consiglieri dell'area di centrodestra della provincia dicono nella nota diffusa ieri di aver individuato in Galvani, con le segreterie politiche dei partiti e le componenti civiche, il profilo giusto "per un ruolo delicato, di grande dialogo e condivisione al di là di ogni appartenenza politica, qualità fondamentali per affrontare con successo le grandi sfide il nostro territorio ha di fronte". Le 86 firme di amministratori necessarie a rendere ufficiale la candidatura entro domenica, viene garantito, saranno depositate ufficialmente in Provincia. 

«Il pensiero delle strade» 
Interpellata intanto telefonicamente, la prima cittadina di Rottofreno dice di essere pronta ad affrontare le sfide imminenti: «Penso soprattutto al Laboratorio Pontieri», anticipa. « Abbiamo approvato infatti una variazione di bilancio importante, ci permetterà di avere i fondi necessari per avviare la gara di progettazione del primo lotto. La Provincia ha un avanzo consistente, potremmo finanziarlo, cambiando concretamente gli scenari dell'edilizia scolastica piacentina e di una zona che ha bisogno di essere riqualificata e messa in sicurezza. In quel lotto infatti, dopo le palestre già realizzate, potremo avere le prime aule del futuro campus. C'è sempre bisogno di spazi, lo sappiamo. Poi penso ovviamente soprattutto alle strade, ai mille chilometri di competenza della Provincia, in attesa dei bandi del Pnrr che spero escano a breve».

Allieva di Stefano Boeri 
Nella vita privata Galvani, iscritta da anni a Forza Italia, è sposata con Matteo. Di professione architetta, ha frequentato il liceo Respighi e l'Università a Genova. Ha studiato Urbanistica con Stefano Boeri

Effetto Parlamento? 
Guardando più strettamente agli equilibri politici, la scelta di puntare per la Provincia su un rappresentante azzurro sarebbe anche un modo per compensare Forza Italia della possibile mancanza di rappresentanti piacentini in Parlamento. Se infatti Tommaso Foti (FdI) e Elena Murelli (Lega) sono candidati in collegi ritenuti favorevoli alla coalizione, con buone chance quindi di essere riconfermati in Parlamento, la candidatura dei tre rappresentanti di FI nei collegi proporzionali dà loro minori possibilità di elezione

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