Rassegna Stampa

Una palazzina da valorizzare

Data: 19/08/2023

Lettera aperta al quotidiano Libertà del Sig. Alberto Esse

PIAZZA CITTADELLA

Egregio direttore, tra gli "argomenti" portati dai sostenitori della riqualificazione di piazza Cittadella ritorna quello della necessità di eliminare l'ex stazione degli autobus. "È inaccettabile che a pochi metri da Palazzo Farnese ci sia un rudere fatiscente"…"Finalmente si porrà fine alla presenza dell'exbiglietteria degli autobus che rappresenta uno spettacolo di degrado", hanno tuonato consiglieri comunali ed esponenti politici. Da anni, in modo bipartisan (si era cominciato con Foti), viene rispolverato questo argomento anche se da altrettanti anni chi sa qualcosa di architettura e urbanistica ha chiarito alcuni fatti incontrovertibili. Primo: la palazzina in questione non è affatto un rudere senza valore. È stata progettata attorno alla metà del secolo scorso da uno dei più conosciuti progettisti piacentini Carlo Felice Cattadori ed è un significativo edificio in stile razionalista, quello stile che è alla base dell'architettura moderna quella dei Le Corbusier e dei Moretti (il progettista del Liceo Scientifico di Piacenza), per intenderci. Secondo: non è vero che, come si è affermato la palazzina, è in rovina "perché fatta con materiale scadente". In realtà dal punto di vista strutturale e dei materiali la struttura non ha problemi. La fatiscenza evidente riguarda quasi esclusivamente le parti esterne ed accessorie. Infatti negli anni scorsi un gruppo di cittadini, di cui mi onoro di avere fatto parte, in meno di due giorni di lavori ha reso la parte frontale dell'edificio del tutto dignitosa. Lo scandalo invece sta nel fatto che la decadenza e la fatiscenza (esteriore) dell'edificio sono state non solo tollerate ma colpevolmente volute e perseguite da tutte le amministrazioni succedutesi dalla chiusura della biglietteria, proprio al fine di avere una scusa per un ingiustificato abbattimento. In realtà l'abbattimento della palazzina razionalista è reso necessario solo ed esclusivamente dalla "necessità" di procedere a un mega scavo per il parcheggio interrato mentre, se conservata, potrebbe essere utilmente usata, con minimali interventi di ristrutturazione, per usi turistici, culturali o sociali, cosa che riqualificherebbe veramente la piazza. Infine l'abbattimento della palazzina costituirebbe uno schiaffo alla memoria storica e umana della città perché, elemento da non trascurare, per quasi 50 anni essa è stata un luogo sociale oltre che un punto di riferimento, di aggregazione e di vita di generazioni di nostri concittadini nelle sue diverse funzioni, svolte di volta in volta, di autostazione delle corriere, di ballabile, il noto "Mille Luci" ecc. 

Alberto Esse

Libertà

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