IN DUE ANNI 6 ISPEZIONI
Il ponte Lenzino è crollato per
una «piena» del Trebbia dopo
«fortissime piogge». E' la tesi
dell'Anas che il sottosegretario
Cancelleri ha riferito rispondendo al deputato Foti di FdI. Una
tesi non convincente quanto alla forza della «piena». Negli ultimi due anni il ponte sarebbe stato ispezionato sei volte.
Anas su Lenzino: «Forti piogge
in due anni almeno 6 ispezioni»
La posizione della società nella risposta
al deputato Foti (Fdi). La Procura nomina un
perito per capire cosa sia successo il 3 ottobre
«Anas ritiene che il crollo delle
due campate centrali sia avvenuto per effetto del cedimento della
pila nel mezzo dell'alveo del fiume
Trebbia, dovuto ad un'onda di piena del fiume generata dalle fortissime piogge che hanno colpito tale area». Lo ha detto il sottosegretario Giovanni Carlo Cancelleri, risponendo all'interrogazione del
deputato Tommaso Foti (Fdi) sul
crollo di ponte Lenzino di cui è stata data notizia ieri su Libertà. Secondo la società che gestisce la Statale 45 - arteria fondamentale per
la vita della Valtrebbia, da Piacenza a Genova - sarebbe stata dunque soprattutto l'acqua a "sbriciolare" lo storico viadotto sul quale
giacevano, negli anni, lamenti, segnalazioni, paure e un esposto in
procura datato marzo 2010. Nella
sua argomentazione, il sottosegretario ripercorre poi anche le tappe
di quanto fatto per consolidare e
monitorare il ponte: «Il manufatto, nel corso del 2019, è stato sottoposto a quattro ispezioni ricorrenti trimestrali e, nel 2020, a due ispezioni ricorrenti trimestrali. Oltre alle ispezioni ricorrenti, sulla struttura sono stati eseguiti gli approfondimenti annuali tramite ispezioni principali, di cui l'ultima in
data 20 novembre 2019, che non
hanno evidenziato criticità connesse alla staticità dell'opera. Inoltre, in data 14 febbraio 2019 è stata effettuata una prova di carico statica su ciascuna delle quattro campate del manufatto mediante autocarro a pieno carico; l'esito della
prova è stato positivo e, pertanto,
il limite di portata del ponte è stato elevato a 44 tonnellate rispetto
al limite preesistente fissato a 5 tonnellate». Viene inoltre ribadito che
Anas sta valutando la costruzione
di un ponte provvisorio in pannelli di acciaio modulari. E che il ministero, d'intesa con Anas, ha disposto l'attivazione di una commissione per accertare le cause del
crollo. Intanto anche la Procura di
Piacenza ha nominato un consulente incaricato di fare la perizia sul
ponte. In valle amara ironia: «Chissà perché il ponte è crollato, avrà
avuto un calo di zuccheri...».
Libertà