Rassegna Stampa

Albertini supera forte il quorum ed e' sindaco per la quinta volta

Data: 16/05/2023

Ottenuto il bis in Alta Val Tidone dopo tre mandati consecutivi (prima della fusione) a Pecorara

Franco Albertini batte lo spettro del quorum e porta a casa il suo secondo mandato alla guida del Comune di Alta Val Tidone, nato nel 2018 dalla fusione tra Caminata, Nibbiano e Pecorara. Fino all'ultimo il riconfermato sindaco di Alta Val Tidone non ha voluto cantare vittoria, anche se con una sola lista in corsa, la sua, "Radici e futuro", e un'affluenza addirittura maggiore della precedente tornata, 69,79% contro il 68,40% del 2018, era facile prevedere la riconferma. Si sono presentati alle urne 1.698 votanti e tra questi 1.603 hanno espresso un voto valido per l'unica lista sulla scheda. «Franco, tutto bene?» lo apostrofano gli automobilisti di passaggio a Pecorara, dove Albertini ha atteso i risultati insieme a pochi sostenitori, tra cui la figlia Amalia. « La vittoria la dedico a lei» dice quando ormai i risultati che arrivano dai vari seggi sono incontrovertibili. Unica concessione all'apparente calma è l'abbraccio con la figlia, che scioglie le tensioni di una campagna elettorale in solitaria, ma non per questo meno carica di tensioni. « Anche se sono passati 19 anni, ogni volta è sempre un'emozione, tanto è vero che stanotte non è che ho dormito molto» si lascia andare a un certo punto il riconfermato sindaco di Alta Val Tidone. Il riferimento è ai suoi 19 anni consecutivi da sindaco. La sua prima vittoria, allora come primo cittadino di Pecorara, fu nel 2004, l'anno della "svolta a destra" dei Comuni della Valtidone a destra. Ha poi proseguito per altri due mandati a Pecorara per poi diventare sindaco di Alta Val Tidone (con la vittoria di ieri) per due volte consecutive. La conta dei risultati in arrivo dai cinque seggi Albertini l'attende di fronte al ristorante bar di proprietà di alcuni parenti a Pecorara. « Ho sempre atteso qui» dice. Anche stavolta si è mosso dal piazzale del bar solo quando ha capito che la riconferma era ormai certa. Il primo a rompere gli indugi - lo fa a spoglio ancora in corso ma si sa che gli anziani vedono lungo - è lo zio Carlo, 88 anni. «Bravo Franco» dice. Questa volta i festeggiamenti sono più sobri. Un brindisi a Pecorara e poi giù a Nibbiano e infine a Trevozzo per un'altro brindisi, più movimentato, ma nulla in confronto alla festa con il corteo che da Pecorara arrivò fino a Trevozzo, in occasione della vittoria del 2018. «Era un contesto del tutto diverso – dice Albertini - allora era la prima volta che si votava per il sindaco di Alta Val Tidone, dopo la fusione. C'erano tre liste, c'erano stati parecchi screzi». Albertini ha già in mente le prossime tappe. «Sabato 27 – dice – con tutta probabilità faremo il consiglio di insediamento a Nibbiano e verranno annunciate le deleghe ai due assessori con i compiti di cui ogni consigliere si dovrà occupare. Io – aggiunge – credo che manterrò le deleghe che ho già gestito in questi cinque anni, cioè bilancio e personale ». Tra i suoi primi impegni, Albertini promette: « Avanti con il piano di infrastrutture, per cui tanto si è fatto ma per cui resta ancora tanto da fare, primo tra tutti portare a casa con i denti i fondi per il plesso scolastico di Trevozzo e chiudere la "partita" del ponte di Trebecco». «In una parola – prosegue il rieletto sindaco di Alta Val Tidone – dobbiamo proseguire con il lavoro fatto in questi cinque anni». Il mandato forte ricevuto dagli elettori porta anche parecchia responsabilità. «Il voto ottenuto oggi – dice – mi riempie di orgoglio, ma sono conscio della grande responsabilità che mi è stata affidata, per cui adesso è ora di riprendere subito a lavorare».

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TommasoFoti
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