Rassegna Stampa

Il cuore di Adam e' guarito a Piacenza 'Grazie, non vi dimenticheremo mai'

Data: 02/09/2024

Torna nel suo paese il bimbo siriano affetto da una grave cardiopatia rara, salvato dall'associazione ABC del dottor Pedretti

Torna a casa oggi il piccolo Adam salvato dall'associazione ABC del dottor Ettore Pedretti, Il bimbo sirano era affetto da una cardiopatia rara, incurabile nel suo Paese « Porteremo sempre Piacenza nel cuore. Qui abbiamo incontrato persone molto gentili. Ringrazio tutti sinceramente, a nome mio e del popolo siriano»: a esprimere la sua gratitudine è Bouschra, la mamma del piccolo Adam. Il suo bambino, affetto da una grave patologia cardiaca, grazie alla gara di generosità promossa da ABC - l'Associazione Bambino Cardiopatico presieduta da Ettore Pedretti - e alla quale hanno aderito tanti piacentini, ha potuto sottoporsi a un'operazione per lui vitale e non ulteriormente rimandabile. Ieri, sabato pomeriggio, Adam è stato festeggiato dalle Suore Scalabriniane, che hanno ospitato il bimbo e la sua mamma dopo le dimissioni dall'ospedale, in attesa che i medici che lo hanno seguito, Ettore Pedretti e Tammam Hasan, dessero il via libera per il viaggio di ritorno a casa. Quattro anni appena compiuti e un autentico concentrato di vivacità: Adam sabato correva, saltava, giocava, faceva decollare un modellino d'aereo, forse pensando al volo che lo porterà lunedì in Siria, lasciando all'alba l'istituto di via Roma, dove evidentemente si è subito ambientato bene. Sentendo la parola "Siria", però, gli occhi si illuminavano e le labbra si aprivano al sorriso, segno che non vedeva l'ora di rientrare nel suo Paese. Per stare accanto ad Adam, mamma Bouschra si è dovuta temporaneamente separare dal marito e dagli altri suoi due figli, un maschio e una femmina, di poco più grandi, ai quali andavano comunque quotidianamente i suoi pensieri, con il desiderio di riabbracciarli al più presto. Le settimane trascorse in Italia hanno in ogni caso avuto per la famiglia di Adam un significato speciale, sintetizzato in modo efficace da suor Giuliana, che con le consorelle ha accolto il bambino e la mamma: «Quando è arrivato a Piacenza, Adam stava praticamente sempre in braccio alla madre. Si stancava immediatamente. Dopo l'operazione, la mamma mi ha confidato: "Senza l'intervento, Adam era destinato a rimanere in casa, seduto tutto il gior-no su una sedia". Invece adesso ha davanti un futuro, come gli altri bambini. Potrà realizzare tante cose. Dobbiamo essere grati alla medicina che lo ha reso possibile e ai piacentini che hanno donato con tanta umanità e senso di responsabilità». A salutare Adam c'erano anche, in rappresentanza di ABC, il presidente Pedretti, il tesoriere Roberto Bussandri e il consigliere Antonio Colosimo, con delega alle pubbliche relazioni. A Pedretti, pediatra e cardiologo, si era rivolto in febbraio il collega Hasan, di origine siriana, medico al Sant'Orsola di Bologna, segnalando il caso di Adam, impossibile da curare nella Siria che sconta ancora i disastri di una guerra decennale. Oltretutto Adam presentava una variante estremamente rara, che richiedeva un centro altamente specializzato come il Sant'Orsola di Bologna, dove è stato affidato alla cardiochirurgia pediatrica diretta da Gaetano Domenico Gargiulo e alla cardiologia pediatrica diretta dal piacentino Andrea Donti, mentre il pre e il post-ricovero si sono svolti nella pediatria dell'ospedale di Piacenza diretta da Giacomo Biasucci. In mancanza di un protocollo d'intesa tra la Regione Emilia-Romagna e la Siria, ABC si è dovuta far carico interamente delle spese, pari a circa 25.000 euro: «Grazie a tutti coloro che hanno offerto, anche 5 o 10 euro. Hanno dato in base alle disponibilità, a dimostrazione di quanto tanti abbiano voluto dare una mano ad Adam», sottolineano i rappresentanti dell'associazione, che si è occupata anche delle non semplici pratiche burocratiche: «Ci ha aiutati con molta competenza la Prefettura di Piacenza. Inoltre ha messo in campo la sua esperienza l'onorevole Tommaso Foti». Forze che si sono unite, volontari che si sono impegnati generosamente, concretizzando in pochi mesi quello che sabato assomigliava a un miracolo, testimoniato dalla gioia di Adam, finalmente capace di muoversi senza problemi, a suo agio nella città che lo ha idealmente adottato, infondendogli speranza.

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