Rassegna Stampa

Il ricordo di Tassi trent'anni dopo le doti umane e la camicia nera

Data: 04/08/2024

Il deputato dell'allora Msi esibiva la sua fede fascista. Gli amici alla messa di suffragio: «Era generoso, ha fatto molto per gli altri»

È stato ricordato ieri con una messa celebrata in Sant'Antonino il trentesimo anniversario della morte di Carlo Tassi, a lungo parlamentare e consigliere comunale dell'allora Msi (Movimento sociale italiano) oltre che avvocato e insegnante. Con la famiglia - la moglie Patrizia, i figli Marco e Pietro e una nipotina - erano presenti al rito alcuni esponenti politici che furono come lui militanti del partito di estrema destra, colleghi avvocati e cittadini che stimavano Tassi come persona. Il 3 agosto 1994, a soli 56 anni, Tassi morì in un incidente stradale sul tratto umbro dell'Autosole. La messa di commemorazione è stata celebrata da don Giuseppe Basini. Il parroco di Sant'Antonino, nonchè vicario della diocesi, ha definito quanto accadde tre decenni fa come una «nascita al cielo». Padre, marito, avvocato, politico e docente. Le parole del sacerdote durante l'omelia tracciano un intenso percorso di vita. «A distanza di anni - dice don Basini - Carlo Tassi è ricordato per le sue doti umane, per l'impegno politico che lo ha visto deputato tra il 1972 e il 1994 per quattro mandati, ma anche per la sua professione di avvocato e di insegnante». Ricorda anche, don Basini, che i funerali di Tassi si celebrarono proprio nella basilica di Sant'Antonino. «Quel giorno - dice - erano presenti moltissime persone, segno dell'affetto e della stima che era riuscito a guadagnarsi nel cuore della gente, anche di chi non condivideva le sue idee politiche. A giudizio di molti è stato un politico che ha svolto la sua attività per il bene del suo territorio e della sua città». Il giorno dei funerali, il 6 agosto, furono alcune migliaia i piacentini presenti alla cerimonia. Non tutti poterono entrare nella basilica e all'esterno furono montati altoparlanti per dare possibilità di assistere alla celebrazione alla folla in piazza. Erano arrivati estimatori di Tassi anche da fuori provincia: in particolare da Roma, da Napoli, dalla Sicilia. Nei giorni scorsi, in un necrologio pubblicato su Libertà che annunciava la messa di ieri, Marco Tassi, in passato impegnato in politica a lungo come consigliere e poi come assessore comunale, aveva scritto: "Caro papà, credo che la dedica di un figlio valga molto di più di una benemerenza di una istituzione". Il riferimento era alla richiesta che la famiglia aveva esplicitamente rivolto lo scorso anno alla giunta affinché fosse intitolato al genitore uno spazio pubblico della città, possibilmente un'area verde. Istanza che al momento risulta caduta nel vuoto. Ci furono subito energiche reazioni. Intervenne in particolare l'Anpi per sostenere l'inopportunità di quella eventuale intitolazione, sottolineando il contrasto tra l'ostentata fedeltà di Tassi all'ideologia e alla simbologia fascista e lo status di Piacenza medaglia d'oro della Resistenza. Il deputato dell'Msi era infatti noto, anche sulla scena politica nazionale, per l'abitudine di indossare la camicia nera anche in sedi istituzionali. Così come è scolpita nella recente storia politica la figura di Tassi nostalgico del duce, foriera di sdegno e scontri (purtroppo anche fisici: l'allora deputato fu aggredito da estremisti di sinistra fuori dal suo studio), resta vivo in numerosi piacentini l'apprezzamento per le doti umane di una persona che svolgeva con passione il ruolo di politico. Ieri tra i partecipanti alla commemorazione veniva citato ad esempio il suo impegno contro la la realizzazione di una discarica ad Agazzano. Anche nella professione di avvocato si era distinto per generosità. «Quando si bussava al suo studio - ha ricordato uno dei presenti alla messa di ieri - non importava che tu fossi di destra o di sinistra, e neppure importava il tuo ceto sociale. Lui era pronto a difenderti. Arrivava a seguire trecento cause all'anno, tantissime "pro bono" ». In Sant'Antonino ieri mattina erano presenti tra gli altri Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia, e il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri. Quest'ultimo ha ricordato Tassi «innanzitutto come persona generosa, che ha fatto tanto per gli altri guardando le persone in faccia e non al loro colore politico». Altri ne hanno indicato «la capacità di agire al di là degli interessi personali, senza l'opportunismo che purtroppo è caratteristica di parecchi politici di oggi». Sempre ieri, nel tardo pomeriggio, si è tenuta anche una cerimonia di benedizione nel cimitero di Montereggio di Farini, dove Tassi è sepolto.

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