La presidenza della Camera autorizza la "deliberante". L'approvazione può dunque arrivare a giorni, prima dello stop estivo
L'ok finale alla legge sui defibrillatori potrebbe essere più vicino
di quanto era stato previsto poche settimane fa. Dopo un percorso parlamentare durato oltre
due anni, il progetto volto a diffondere su scala nazionale il "modello Piacenza" non avrà infatti
bisogno di un nuovo voto in aula a Montecitorio. Sarà sufficiente ottenere il disco verde della
Commissione Affari sociali della
Camera, la numero XII. Questo
significa che il via libera può arrivare ben prima del mese di settembre, come aveva prospettato
in una recente intervista a "Libertà" la due volte relatrice Mara Lapia, che segue il disegno di legge
dal 2019.
Nella seduta della Camera di venerdì scorso, il presidente Roberto Fico - come ha segnalato il deputato piacentino Tommaso Foti (FdI) - ha infatti messo all'ordine del giorno l'assegnazione del
provvedimento alla Commissione XII in sede legislativa. La proposta del presidente Fico è stata
subito accolta senza trovare obiezioni da parte dei deputati.
Gli iter delle leggi in "sede legislativa" si svolgono all'interno della
Commissione competente escludendo del tutto l'intervento
dell'assemblea. Ne deriva quindi
una vera e propria decisione definitiva. Nel caso della legge sui
defibrillatori, la prima seduta utile è domani. Occorre però inserire nell'ordine del giorno la votazione. Si è arrivati dunque
all'ora del possibile "match ball".
Il governo, che ne avrebbe avuto
facoltà, non ha chiesto la discussione e l'approvazione in aula. Segno di una presa d'atto della totale condivisione del provvedimento in esame da parte dell'intera Camera.
Il voto finale per la legge salvacuori potrà dunque arrivare a
breve. In pratica ogni giorno, a
iniziare da domani, potrà essere
quello decisivo. Il testo del ddl
1441, in particolare, promuove la
diffusione e liberalizza l'uso dei
Dae, i defibrillatori semiautomatici esterni che possono salvare la
vita alle persone colpite da un arresto cardiaco.
La speranza è ora che il passaggio finale in Commissione avvenga prima della sospensione dei
lavori parlamentari per la pausa
estiva. Solitamente lo stop inizia
nella prima decade di agosto.
La novita della "deliberante" è resa più significativa dalla coincidenza delle date: venerdì prossimo si compiranno due anni esatti da quando la Camera approvò
in prima lettura, con il voto
all'unanimità dei numerosi deputati presenti - ben 502 su 630 -
il ddl intitolato "Disposizioni in
materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici". Il testo è poi rimasto nel limbo al Senato fino al 27 maggio
2021. Essendo stato modificato,
serve ora una nuova approvazione da parte della Camera.
Si tratta di una legge che ha le sue
radici a Piacenza ed è figlia di
"Progetto Vita", esperienza di cardioprotezione unica in Europa
che fa capo all'attuale primaria
del reparto di Cardiologia di Piacenza, Daniela Aschieri. Anno
dopo anno, la rete di apparecchi
salvavita disseminati capillarmente nella nostra provincia ha
raggiunto il numero record di
1073. E sono oltre cento i casi in
cui il soccorso con un Dae è stato decisivo. L'ultimo si è verificato circa un mese fa: in una palestra di San Giorgio un arbitro di
volley di 52 anni, colpito da arresto cardiaco, è stato salvato
dall'intervento di un allenatore
tra l'altro esperto nell'uso dell'apparecchio salvavita.
Libertà