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Organico Inps sede di Piacenza, fare fronte con urgenza alla carenza di personale

Data: 07/06/2023
Numero: 401128 / Interrogazione a risposta scritta
Soggetto: MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Data Risposta: -

Per sapere – premesso che: 

la drammatica situazione circa le problematiche di organico che caratterizza le sedi Inps di tutto il territorio italiano desta forti preoccupazioni su aspetti fondamentali quali la regolare e corretta tenuta dei servizi, la qualità e l'efficienza degli stessi che l'Istituto ha il compito di garantire a cittadini e imprese, oltre che sulla performance delle strutture stesse; 

nello specifico, le sedi Inps del Nord Italia, tra cui quelle dell'Emilia-Romagna, della Lombardia e del Veneto, presentano una pesante carenza di personale: l'analisi della consistenza anagrafica dello stesso, infatti, prefigura una sostanziale diminuzione di personale a seguito dei futuri pensionamenti, la quale – in assenza di un ulteriore massiccio piano di assunzioni – potrebbe condurre, nel breve periodo, il centro-sud in grave difficoltà ed il nord ai limiti di una paralisi; 

il comitato provinciale Inps di Piacenza, il 28 marzo 2023, ha espresso all'interno di un ordine del giorno una certa apprensione circa la situazione occupazionale della sede di riferimento, nella quale la forza lavoro è palesemente sottodimensionata rispetto alla mole di lavoro e alle necessità operative; ad oggi, secondo quanto risulta all'interrogante, la dotazione organica della summenzionata sede comprende ottantacinque impiegati amministrativi, di cui uno in comando, un dirigente, un avvocato, quattro medici e tre collaboratori sanitari, di cui uno in comando, per un totale di novantaquattro unità, a fronte di un fabbisogno stimato di ulteriori venti. Di tredici funzionari assunti nel luglio del 2019, poi, uno di questi ha ottenuto l'assegnazione ad altra sede ed un altro ha rassegnato le dimissioni poco dopo la presa di servizio, mentre dei rimanenti undici, quattro hanno presentato domanda di mobilità e sono tutti collocati utilmente in graduatoria, e di questi tre sono già in assegnazione provvisoria nelle sedi di destinazione. Le mobilità in ingresso, infine, sono soltanto due a fronte di cinque pensionamenti, previsti tra i mesi di aprile e agosto; tre le maggiori cause di natura oggettiva che negli anni hanno provocato e che continuano a provocare questo disastroso scenario si colloca ad avviso dell'interrogante l'irrisolta questione meridionale, con lo squilibrio tra nord e sud a livello di reddito, occupazione, infrastrutture, investimenti e qualità dei servizi. Proprio in relazione a questa problematica si è registrata, negli anni, pertanto, una netta prevalenza nella partecipazione ai concorsi pubblici nazionali di cittadini meridionali, con la legittima aspirazione a lavorare nelle loro terre di origine; 

un ruolo non secondario, inoltre, è stato svolto dalle politiche di blocco prolungato delle assunzioni nonché dai salari bassi e poco attrattivi; lavorare in una tale condizione di carenza di organico è inaccettabile, a prescindere dalla collocazione geografica della sede di riferimento: tale situazione, pertanto, richiede la necessità che siano varati piani di assunzioni in grado di garantire in tutti i territori la possibilità di colmare tali carenze, guardando in una prospettiva futura oltre che all'impellenza del momento, bandendo concorsi, eventualmente mirati esclusivamente verso i territori in grave carenza di organico, con indicazione preventiva della zona di destinazione, in modo da rendere chiare sin da subito ai concorsisti le sedi con maggiore mancanza di personale –: 

quali iniziative intenda adottare, per quanto di competenza, al fine di arginare il problema della carenza di organico all'interno della sede Inps di Piacenza e delle altre città interessate, al fine di garantire sia ai cittadini piena efficienza nei servizi, sia congrue condizioni lavorative ai dipendenti dell'ente.

on. Tommaso Foti

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