Camera

Riordino delle attribuzioni dei Ministeri; cambiare il nome dei Ministeri non significa segnare un cambio di passo

Data: 17/03/2021
Soggetto: Commissione VIII - Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici

D.L. n. 22/2021: Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri. C. 2915 Governo (Parere alla I Commissione) (Seguito esame e rinvio)

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Tommaso FOTI (FDI), intervenendo da remoto, ribadisce le criticità contenute nel decreto-legge in esame già espresse dal suo gruppo nella precedente seduta. Ribadisce che non è certamente il cambio di nome dei Ministeri a determinarne un cambio di indirizzo politico, come dimostra la storia passata, in cui tale cambio ha esplicato i propri effetti in un ambito meramente formale. La Commissione deve tener conto di alcuni elementi a suo giudizio ineludibili, e si riferisce, in particolare, al mancato coinvolgimento di alcuni ministri a suo giudizio essenziali all'interno del Comitato interministeriale per la transizione ecologica, che il decreto intende istituire. Nella proposta di parere ritiene che sia indispensabile inserire una osservazione che faccia riferimento all'inclusione dei ministeri degli esteri e della salute, la cui assenza depotenzierebbe l'azione del Comitato. Denuncia inoltre il malcostume di procedere attraverso l'emanazione di decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri anche per attività di rango non legislativo, che dovrebbero essere assunte con lo strumento del regolamento, e si riferisce in particolare all'articolo 4 del decreto, aspetto evidenziato anche dal Comitato per la legislazione. Non comprende il cambio di denominazione del Ministero delle infrastrutture dei trasporti in Ministero per le infrastrutture e la mobilità sostenibili, ritenendo difficile che un ministero si possa occupare di mobilità insostenibili. La materia trasportistica identificava in maniera incontrovertibile la mobilità di persone e merci e ne riassumeva bene i contenuti. Il cambio di denominazione è a suo giudizio attribuibile più ad una moda invalsa negli ultimi tempi di voler dimostrare la messa in campo di azioni che privilegino la sostenibilità ambientale piuttosto che ad una vera intenzione di sostanziali cambiamenti. Auspica pertanto che la relatrice voglia tenere in considerazione le questioni da lui esposte e formulare una apposita osservazione nella proposta di parere affinché la Commissione di merito possa valutare la presentazione di emendamenti al testo in tal senso.

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Tommaso FOTI (FDI), in relazione a quanto specificato dalla collega relatrice, precisa che, a suo giudizio, la citata disposizione di cui all'articolo 4 del decretolegge non assicura l'efficacia dell'azione del Comitato. Sottolinea, infatti, che, qualora i rappresentanti dei ministeri non ricompresi nella composizione del Comitato partecipino soltanto occasionalmente alle sue riunioni, non saranno a conoscenza delle decisioni assunte nelle riunioni in cui essi erano assenti e questo viene maggiormente in rilievo per i due ministeri della salute e degli esteri, il primo in relazione alle vicende epidemiologiche che stanno interessando il Paese da più di un anno e il secondo in relazione agli specifici compiti del Comitato in un quadro sovranazionale.

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TommasoFoti
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