Numero: 1288
Soggetto: Assessore all'agricoltura, caccia e pesca
Data Risposta: 14/12/2015
OGGETTO 1288
Interpellanza circa l'attuazione delle procedure elettorali riguardanti i Consorzi di Bonifica, con particolare riferimento all'introduzione del voto telematico ed alla par condicio da garantire agli utenti ed alle loro organizzazioni. A firma del Consigliere: Foti
(Svolgimento)
PRESIDENTE (Rainieri): Diamo inizio ai lavori della seduta pomeridiana con la trattazione delle interpellanze. Oggetto 1288: Interpellanza circa l'attuazione delle procedure elettorali riguardanti i Consorzi di Bonifica, con particolare riferimento all'introduzione del voto telematico ed alla par condicio da garantire agli utenti ed alle loro organizzazioni, a firma del consigliere Foti.
Risponde l'assessore Caselli.
La parola al consigliere Foti per illustrare l'interpellanza. Prego.
FOTI: Grazie, presidente.
Molto brevemente, com'è noto, l'articolo 3, comma 3, della legge regionale 42/1984 e successive modifiche ed integrazioni stabilisce che gli statuti dei consorzi disciplinano in particolare le modalità di svolgimento delle elezioni, nel rispetto dei seguenti principi: a) favorire la partecipazione al voto dei consorziati anche attraverso l'utilizzazione di nuovi sistemi di voto, ivi compresi quelli di tipo telematico, attraverso modalità certificate che assicurino la provenienza del voto, la segretezza e la non modificabilità dello stesso.
Mi pare che la stessa legge prevedesse che negli statuti questa norma dovesse essere riportata; tutti gli statuti approvati dalla Giunta regionale hanno questa norma al loro interno, ed entro due anni dall'approvazione degli statuti, dovevano essere approvati questi regolamenti. I regolamenti non sono mai stati approvati non solo per quanto riguarda il voto telematico, ma anche l'utilizzazione di qualsiasi altro sistema di voto. Il motivo è molto semplice: se partecipano pochi elettori, vincono sempre i soliti, coloro che hanno messo le mani sui consorzi oramai da dieci, quindici anni, a seconda dei casi.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.
La parola all'assessore Caselli per la risposta. Prego.
CASELLI, assessore: Grazie, presidente.
Rispondo volentieri all'interpellanza dicendo che dal 2007 ad oggi, la Regione ha provveduto a riformare profondamente l'organizzazione e l'attività dei consorzi, favorendo l'evoluzione di questi enti in soggetti caratterizzati da maggiore efficienza, da un elevato livello di trasparenza amministrativa e gestionale, da minori costi e in grado di fornire risposte alle complesse problematiche legate all'attività di bonifica, di irrigazione e alle altre previste dai propri statuti.
Questo percorso è stato caratterizzato dall'approvazione di diverse leggi regionali, tra le quali va citata la n. 5 del 2010, con la quale è stato profondamente ridefinito il sistema elettorale, ridotto il numero degli amministratori e prevista la possibilità, all'articolo 3, che ha sostituito l'articolo 17 della legge previgente, la 42/1994, di introdurre, nell'ambito degli statuti consortili, modalità di svolgimento delle elezioni favorendo la partecipazione al voto dei consorziati anche attraverso l'utilizzazione dei nuovi sistemi, ivi compresi – appunto – quelli di tipo telematico, attraverso modalità certificate che assicurino la provenienza del voto, la segretezza e la non modificabilità dello stesso.
Successivamente, la Giunta regionale, con deliberazione n. 1032 del 2010, ha approvato lo schema di statuto tipo, nell'ambito del quale è stato previsto che, con uno specifico regolamento consortile, approvato dalla Regione e da adottare entro due anni dall'entrata in vigore dello statuto di ciascun consorzio, vengano disciplinate le modalità di esercizio del diritto di voto in forma telematica e le operazioni relative alle verifiche e allo scrutinio dei voti espressi.
In vista dell'attuazione della citata previsione statutaria, alcuni consorzi di bonifica hanno verificato l'applicabilità di tale modalità di voto, riscontrando, unitamente a costi economici particolarmente elevati, notevoli difficoltà operative legate alla modalità di votazione remota, ovvero in luogo diverso dal seggio elettorale. È stato, infatti, rilevato che il voto telematico presidiato, ovvero espresso in un normale seggio elettorale, non realizza l'obiettivo di incrementare il numero dei votanti; mentre quello non presidiato, cioè tramite SMS o qualsiasi terminale collegato in rete, non assicura con ragionevole certezza gli standard di sicurezza informatica e di verificabilità da parte del pubblico, attraverso software open source, della correttezza e dell'integrità della competizione elettorale, conseguentemente non garantisce il mantenimento degli attuali livelli di tutela della genuinità e non modificabilità del voto.
Alla luce delle problematiche riscontrate, sono ancora allo studio soluzioni sostenibili che rispondano alle esigenze di sicurezza necessarie all'esercizio del diritto di voto.
Si ricorda peraltro che ai consorziati che non hanno la possibilità di recarsi ai seggi è assicurato il voto per delega. La previsione del voto telematico contenuta nello statuto tipo, approvato con deliberazione n. 1032 del 19 luglio 2010, rappresenta comunque una modalità aggiuntiva da implementare, e conseguentemente non si ritiene sussistano i presupposti per l'assunzione da parte della Giunta regionale di iniziative di carattere straordinario, quali la sospensione della consultazione elettorale per consentire l'approvazione del regolamento per l'esercizio del voto telematico.
Rispetto alla pubblicizzazione delle operazioni elettorali con le modalità ordinarie, in data 20 luglio 2015 ho inviato a tutti i consorzi del nostro territorio e all'ANBI Emilia-Romagna una nota formale con la quale ho sollecitato l'avvio di iniziative concrete per favorire la partecipazione al rinnovo degli organi amministrativi dei consorzi, con particolare riferimento all'utilizzo di siti web in tutte le amministrazioni pubbliche, comuni, unioni di comuni, comunità montane, Circondario Imolese, province, Città metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna, per pubblicizzare il prossimo rinnovo degli organi consortili. L'aumento rispetto alla precedente tornata elettorale del numero dei seggi, unitamente all'ampliamento del periodo di apertura e il coinvolgimento diretto dell'organizzazione dei portatori di interesse.
Per quanto concerne l'attività svolta dai consorzi di bonifica in merito al rinnovo degli organi, si fa presente che tutti hanno provveduto ad effettuare la pubblicazione su quotidiani delle notizie relative alle operazioni elettorali, oltre alla messa in evidenza della scadenza e della modalità di votazione sui siti web istituzionali. In alcuni casi è stata inviata un'apposita lettera ai consorziati e sono state contattate le associazioni di categoria affinché diffondessero le notizie inerenti alle elezioni e alle modalità di esercizio del diritto di voto.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Caselli.
La parola al consigliere Foti per la replica. Ha sei minuti, consigliere. Prego.
FOTI: Grazie, presidente.
Assessore Caselli, probabilmente solo i consorzi non riescono a realizzare il voto elettronico e telematico, perché in tutto il mondo ci riescono. Ma lei non ha mai sentito parlare del voto per corrispondenza? Perché con il voto per corrispondenza eleggiamo anche il Parlamento italiano per quanto riguarda gli italiani all'estero. Neppure questo è stato introdotto.
Lei prima faceva riferimento alla delega, ma, assessore Caselli, le devo dire che la delega opera in queste elezioni solo tra consorziati. Tanto per essere chiari, se lei è l'unica consorziata, delle due l'una: o affida il voto ad un altro, o non vota. E qui mi viene un dubbio: scusi, dove sono la trasparenza e la segretezza del voto per delega? Perché chi le ha scritto quella risposta dovrebbe sapere che cos'è il voto per delega, perché qui non votano 150 amici degli amici che distribuiscono le preferenze in campagna elettorale, il corpo elettorale dei consorzi di bonifica è composto da 1 milione 500 mila elettori in Emilia-Romagna.
Assessore, mi dovrebbe spiegare qual è la ragione per la quale dovrebbero essere le categorie, che da vent'anni gestiscono i consorzi, che vogliono aumentare la platea degli elettori. È tutto illegale in queste elezioni, dalla A alla Z. Il voto per delega è sicuramente molto meno segreto di qualsiasi altro tipo di voto, su questo non ci piove.
Si ammette la votazione per delega. Bene, sarà poi il soggetto che decide se rischiare o meno che il proprio voto non sia segreto. Ma l'opportunità dovrà pur essergli data.
A Vernasca hanno messo un seggio, perché è noto che lì andranno a votare in migliaia, perché bisogna fare degli scambi. Ma secondo lei, in una città di 100 mila abitanti due seggi aperti rappresentano sostanzialmente un atto di democrazia, se una persona per andare a votare impiega mezza giornata? Peraltro, vorrei far presente che hanno indetto le elezioni in quasi tutte le province, sicuramente nella mia, la domenica e il lunedì, che sono la vigilia e il giorno di Santa Lucia. Pensate, quindi, quanta poca gente ci sarà in giro nelle città.
Ma quel che mi stupisce è che neppure la comunicazione è stata mandata. Infatti, io ho ricevuto e pagato il bollettino del contributo di bonifica, ma non c'era l'avviso che ci sarebbero state le elezioni.
Non le dirò poi a Piacenza come le hanno organizzate, perché hanno dato talmente bene le istruzioni che, finita la presentazione delle liste, hanno dovuto chiedere un parere pro veritate per sapere se un consigliere comunale potesse autenticare le firme. E la Regione che cosa fa? È messa a far da palo? Allora cancellate quell'articolo dove dite che avete la vigilanza, abrogatelo e avrete risolto il problema. Ma finché avrete l'obbligo giuridico di realizzare la vigilanza, mi può spiegare come può esservi una certezza in elezioni nelle quali chi vuole raccogliere le firme non sa chi sono i soggetti autenticatori? In compenso, viene accettata la firma di colui il quale non si sa nelle mani di chi firma, ma presenta la fotocopia della carta d'identità. E tutto ciò non c'è né nella legge regionale, né negli statuti che voi avete approvato. Mentre c'è il voto telematico, quello c'è nella legge.
Era nel 2012 o nel 2013 che si doveva intervenire dicendo: "Benissimo, se non riuscite a realizzare questo sistema di voto o è troppo oneroso – tra l'altro bisognerebbe vedere a chi sono stati chiesti i preventivi, se alla famosa società di Modena, che sarà oggetto di una prossima interrogazione –, se non si può attuare questa forma, individuiamo un'altra forma". Lo fanno in Svizzera, in Germania. Persino in alcuni paesi che conoscono la democrazia da poco si riesce a votare con modalità più semplici e corrette di quanto non lo siano nei nostri consorzi di bonifica.
La Regione non si è voluta avvalere dei propri poteri? Mi dispiace, spero che prima della fine di questo nostro ping-pong di oggi, mi arrivi la notizia circa la decisione del TAR di Parma, presso il quale ho depositato un ricorso sull'elezione del Consorzio di Bonifica di Piacenza.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.
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