Regione (Archivio)

Modena, scongiurare lo spostamento della produzione dagli stabilimenti Maserati in altri siti con ogni mezzo

Data: 21/03/2016
Numero: 2383
Soggetto: Assessore alle attivita' produttive, piano energetico, economia verde e ricostruzione post-sisma
Data Risposta: 03/05/2016

Per sapere, premesso che:- 

Sergio Marchionne, amministratore delegato di FCA nonché presidente di Ferrari e Cnh, ospite nei giorni scorsi dell'università di Modena, ha dichiarato: «Resta a Modena? Maserati ha già delineato le sue attività produttive al di fuori di Modena: produce a Grugliasco, produce a Mirafiori adesso col suv Levante... Ovviamente lo stabilimento di Modena non è mai nato per fare grandi volumi. La verniciatura viene da Ferrari, ad esempio. Quell'attività là si può fare solo per vetture di un certo calibro. Non si potrebbe mai costruire il Levante qui a Modena, non c'è la struttura per farlo». Ed ancora: «Qua continuiamo a fare la 4C e vetture di quel calibro, non è uno stabilimento attrezzato con la verniciatura. È uno stabilimento molto particolare per vetture particolari»; 

dette affermazioni, frutto di valutazioni tecniche e collegate ad un ben preciso disegno industriale, non possono che confermare le preoccupazioni, a più livelli espresse, in ordine al possibile ridimensionamento del core business produttivo - a Modena - delle attività Maserati; 

da notizie di stampa si apprende che, in ragione delle citate parole del Dr. Marchionne, il Presidente Bonaccini e l'assessore regionale Costi avrebbero già in agenda un incontro con i vertici di Maserati. Al riguardo, quest'ultima ha dichiarato: «Su Ferrari, Marchionne è stato molto chiaro; su Maserati, ribadisco che abbiamo bisogno di approfondire davvero coi vertici del Tridente che cosa significhino le parole dello stesso Marchionne pronunciate sia alla stampa sia a me personalmente, su mia richiesta. Noi siamo interessati, e credo sia interessato anche il gruppo, a mantenere una parte della produzione a Modena. Nessuno ha chiesto di portare altre grandi produzioni, ma noi oggi abbiamo bisogno di mantenere un pezzo del marchio nel territorio modenese. E questo è un obiettivo categorico concordato con la città di Modena, in piena sintonia col sindaco Muzzarelli, che venerdì purtroppo è dovuto andare via. E chiaramente è una necessità obbligata anche per una regione che fa delle auto il suo vanto»; 

se - e per quale data - risulti programmato l'incontro tra esponenti della Giunta Regionale e i vertici di Maserati e quali concrete proposte intenda quest'ultima formulare per fare si che un marchio storico e di tradizione come quello di Maserati continui ad avere come punto di riferimento per la propria eccellente attività produttiva il territorio modenese.

Tommaso Foti

DIBATTITO INTEGRALE IN ASSEMBLEA LEGISLATIVA

OGGETTO 2383

Interpellanza circa le azioni da porre in essere affinché un marchio storico e di tradizione come quello della Maserati continui ad avere, quale punto di riferimento per la propria attività produttiva, il territorio modenese. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l'oggetto 2383: Interpellanza circa le azioni da porre in essere affinché un marchio storico e di tradizione come quello della Maserati continui ad avere, quale punto di riferimento per la propria attività produttiva, il territorio modenese, a firma del consigliere Foti. Risponde l'assessore Costi.

La parola al consigliere Foti.

 

FOTI: L'interrogazione si illustra da sé. Mi interessa di più la risposta dell'assessore Costi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Prego, assessore Costi.

 

COSTIassessore: Grazie. Gentile consigliere, non le nascondo che anche noi siamo preoccupati per la permanenza nel nostro territorio di un marchio storico modenese – oltretutto sia io che il presidente siamo di Modena – proprio a seguito della riduzione della produzione e del ricorso alla cassa integrazione che si sono registrati negli ultimi mesi.

Per questa ragione, il presidente della Regione e io abbiamo insistentemente chiesto di incontrare i vertici dell'azienda per poter ragionare con loro sul futuro di Maserati e, al contempo, far presente l'interesse al mantenimento anche della presenza produttiva negli stabilimenti di Modena, perché chiaramente a Modena non c'è solo la parte produttiva.

Con il presidente Bonaccini e il sindaco di Modena Muzzarelli, il 18 aprile scorso, a Bologna, nella sede della Regione abbiamo incontrato i rappresentanti del gruppo FCA che seguono Maserati, abbiamo illustrato in quell'occasione le esigenze della comunità locale e anche della comunità regionale e, nonostante abbiamo riconosciuto il lavoro importante che ha svolto FCA per rafforzare Maserati a livello di progettazione e sviluppo, abbiamo anche evidenziato che questa azienda rappresenta il simbolo di Modena, rimane un simbolo fondamentale dell'Emilia-Romagna, e che il valore del brand è strettamente collegato anche alla produzione in questo territorio, quindi è un valore aggiunto anche per loro, non semplicemente per Modena o per l'Emilia-Romagna.

Per queste ragioni, riteniamo che sia fondamentale per FCA mantenere legato il marchio Maserati anche al luogo di produzione storica di una delle auto più conosciute nel mondo e, nonostante FCA abbia scelto di collocare l'impresa con numeri maggiori e, quindi, con una produzione molto consistente nel segmento premium, riteniamo che oggi si debba assolutamente mantenere su Modena la produzione di modelli notoriamente denominati di alta gamma.

Abbiamo preso atto positivamente dello sforzo che è stato compiuto da FCA rispetto alla progettazione, e ricordo che oggi sono 1.300 i dipendenti, con le 535 nuove assunzioni che si sono effettuate, però riteniamo, lo ripeto, che una parte di nicchia di produzione debba restare su Modena. Per questa ragione, abbiamo presentato alcune proposte che vanno proprio in tal senso, abbiamo investito della questione il Governo e abbiamo proposto, di concerto con il Comune di Modena e con il Ministero, di lavorare per rafforzare la presenza di Maserati su Modena. Proprio in tal senso, abbiamo pensato di indicare come esempio quello della Lamborghini, per la quale è stato siglato un accordo per sostenere la produzione di un nuovo modello sul territorio bolognese. Ebbene, questo è un modello che noi potremmo riproporre – e l'abbiamo messo sul piatto – proprio per sviluppare su Modena prodotti nuovi rispetto al segmento precedentemente richiamato.

Questo tema, insieme ad altri naturalmente che riguardano anche Maserati, sarà oggetto anche di un incontro che, come voi sapete, il nostro presidente Bonaccini ha chiesto fortemente al presidente Renzi, che si terrà il 5 maggio alla presenza anche dell'amministratore delegato Sergio Marchionne. Inoltre, sempre il presidente Bonaccini ha ribadito al presidente Renzi non solo la situazione attuale del comparto, ma anche la contropartita che come Regione possiamo mettere sul tavolo in accordo con il Governo.

Al di là di tutte le problematiche che ci sono, che conosciamo benissimo e nei confronti delle quali non entro nel merito, perché non credo sia una mia competenza, soprattutto in questo ruolo, quello che posso dire è che tutto ciò che riguarda FCA viene seguito costantemente e monitorato in continuazione da questa Regione. Stiamo cercando di mettere in atto tutto il necessario per trattenere questa importante produzione sul sito di Modena e dell'Emilia-Romagna.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Costi.

La parola al consigliere Foti.

 

FOTI: Ringrazio l'assessore Costi. Dalla sua risposta emergono fino in fondo tutte le preoccupazioni che anch'io ho avanzato in questa interpellanza. Mi pare opportuno ribadire, così come ha fatto anche l'assessore Costi, l'importanza che la produzione − anche limitata, eventualmente, ai prototipi di alta gamma − rimanga comunque a Modena, essendo indispensabile che il brand della Maserati rimanga legato al territorio. Va bene la globalizzazione, va bene tutto, ma se noi spogliamo o, comunque, pensiamo di disgiungere il brand dai luoghi tradizionali di produzione "facciamo un'altra cosa", per dirla molto chiaramente.

Penso che quanto ha riferito l'assessore Costi abbia alcuni elementi positivi, se non altro la non chiusura da parte della società ad ascoltare e a valutare le proposte, tra cui ritengo significativa la proposta relativa al modello Lamborghini (tanto per intenderci). Effettivamente, quella proposta potrebbe servire per capire, toccando con mano, se l'interlocutore è ancora intenzionato ad andare avanti o ha altre idee in mente.

Non rimane che attendere. Sicuramente, apprenderemo prima dalle agenzie di stampa che in quest'aula, così come è fatale, il risultato dell'incontro del 5 maggio. L'auspicio è che, proprio trattandosi del 5 maggio, Marchionne non si comporti come l'inizio di quella poesia: "Ei fu. Siccome immobile". Se rimane così, abbiamo fatto poca strada.

Comunque, grazie per la risposta resa.

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