Regione (Archivio)

Foti interroga: il centro raccolta rifiuti di Vernasca sorge in un luogo idoneo? La Regione intende finanziarne il ripristino?

Data: 30/10/2015
Numero: 1541
Soggetto: ASSESSORATO DIFESA DEL SUOLO E DELLA COSTA, PROTEZIONE CIVILE, POLITICHE AMBIENTALI E DELLA MONTAGNA
Data Risposta: 18/01/2016

Per sapere, premesso che:- 

con delibera n. 12 dell'1.3.2012 la Giunta Comunale di Vernasca (in provincia di Piacenza) approva il progetto preliminare di "Realizzazione centro di raccolta rifiuti urbani differenziati di Vernasca". Detto progetto prevedeva un impegno di spesa di circa € 176.000,00; 

il 12/04/2012 il Responsabile del Servizio Tecnico del Comune di Vernasca (con determinazione n. 98) affidava 2 incarichi professionali per la predisposizione delle indagini […] a supporto del progetto definitivo-esecutivo per la realizzazione centro di raccolta rifiuti urbani differenziati di Vernasca ; 

con delibera n. 50 del 27/09/2012 la Giunta Comunale di Vernasca approvava il progetto esecutivo, corredato dalla Relazione geologica;

 nel corso del 2013, in attuazione di detta ultima deliberazione, veniva realizzato il centro di raccolta rifiuti che qui interessa; 

durante la primavera-estate 2014, si registravano alcuni movimenti franosi che coinvolgevano la strada di accesso e, successivamente, il lato a valle del soprastante piazzale il detto centro di raccolta rifiuti; 

nel Piano degli interventi di cui all'Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 202 del 14/11/2014 - riguardanti le avversità atmosferiche dell'ottobre 2014 - veniva inserito anche "l'intervento di messa in sicurezza per il ripristino del movimento franoso che ha interessato l'area del centro di raccolta rifiuti", ancorché non finanziato; 

con deliberazione n. 40 del 21/04/2015 la Giunta Comunale di Vernasca chiedeva ufficialmente delucidazioni al Responsabile del Servizio Tecnico del Comune circa "le cause dell'inagibilità del centro di raccolta rifiuti con l'indicazione di proposte per il suo recupero";

 con determinazione n. 73 del 30/07/2015 il Responsabile del Servizio Tecnico affidava un ulteriore incarico professionale ad un tecnico "per la redazione di relazione tecnica per l'individuazione delle cause del movimento franoso"; 

l'area su cui è stato realizzato il centro di raccolta rifiuti risulterebbe da tempo essere interessata da frane, almeno ciò si ricava sia dalla lettura di un articolo pubblicato da un quotidiano locale (Libertà dell'1 aprile 2015) sia da quello pubblicato su di un blog locale (http://valtolla.com/2014/12/01/la-discarica-di-vernasca/). Analoghe notizie si ricavano da un servizio giornalistico mandato in onda da una televisione locale (link http://www.telecolor.net/2015/07/vernasca-in-val-darda-pc-tra-frane-e-sprechi/); 

rispondendo all'atto di sindacato ispettivo n. 507, l'Assessore competente per materia, tra l'altro, affermava che "le avversità atmosferiche dell'ottobre 2014 hanno causato l'arretramento di una frana che è arrivata a coinvolgere la strada di accesso […] e hanno determinato rigonfiamenti e cedimenti delle terre armate che sostengono la scarpata a monte del Centro". Ed, inoltre, con riferimento alla citata ordinanza del Capo della Protezione Civile, l'Assessore sosteneva che "tale finanziamento, per un importo di 60'000 euro, sarà valutato nell'ambito del quadro complessivo degli interventi segnalati per tutto il territorio regionale a seguito delle avversità atmosferiche dell'ottobre 2014 e del febbraio 2015"; 

se prima di procedere all'eventuale assegnazione del contributo di euro 60.000,00 al Comune di Vernasca, la Giunta Regionale non intenda estrarre copia sia della determinazione dirigenziale n. 73 in premessa indicata, sia delle risultanze conseguenti, e ciò alfine di accertare che il movimento franoso che qui interessa abbia avuto inizio realmente ed esclusivamente nell'ottobre del 2014, condizione indispensabile per l'erogazione del predetto contributo; 

se e quali accertamenti la Giunta Regionale intenda comunque disporre al riguardo, se non altro per verificare se l'area sulla quale è stato realizzato il centro di raccolta rifiuti fosse già (cioè prima della sua progettazione e, quindi, costruzione) classificata come franosa dalla carta geologica regionale.

Tommaso Foti

RISPOSTA

In risposta all'interrogazione n. 1541/2015 del consigliere Tommaso Foti del Gruppo Fratelli d'Italia si precisa quanto segue. 

Le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi il13 e 14 ottobre 2014 sui territori delle Province di Parma e Piacenza hanno provocato numerosi fenomeni franosi, l'esondazione di corsi d'acqua e importanti allagamenti con conseguenti danneggiamenti ad edifici pubblici e privati, alle opere di difesa idraulica, alle infrastrutture viarie ed alle attività produttive. 

Il Consiglio dei Ministri, su richiesta del Presidente della Regione, ha dichiarato lo stato di emergenza per gli eventi in parola con deliberazione del 30 ottobre 2014 stanziando 14 milioni di euro, cui ha fatto seguito l'Ordinanza del Capo Dipartimento della protezione civile n.202 del 14 novembre 2014 "Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza delle eccezionali avversita' atmosferiche che nei giorni 13 e 14 ottobre hanno colpito il territorio delle province di Parma e Piacenza", pubblicata sulla GU n. 271 del 2/11/2014, che nomina il Direttore dell'Agenzia Regionale di Protezione Civile, Commissario delegato per l'emergenza. 

Con determinazione n. 73 del12 febbraio 2015 il Commisario ha approvato il Piano, previa autorizzazione del Capo Dipartimento di protezione Civile, che comprende interventi di somma urgenza e urgenti e le spese sostenute dagli enti per fronteggiare l'emergenza a valere sulle risorse dell'Ordinanza 202/2014. Nell'allegato al Piano sono le ulteriori necessità che non trovano copertura finanziaria nelle risorse stanziate dall'OCDPC 202/2014. 

Tra gli interventi non finanziati è presente l'intervento di messa in sicurezza per il ripristino del movimento franoso che ha interessato l'area del centro di raccolta rifiuti del capoluogo di Vernasca per importo di 60.000,00 euro,. 

Tale intervento è stato successivamente confermato dal Comune nella ricognizione dei fabbisogni relativi al ripristino delle strutture e delle infrastrutture pubbliche e private danneggiate, nonché dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali e dal patrimonio edilizio per il superamento dell'emergenza determinatesi a seguito delle awersità atmosferiche verificatesi nei giorni 13 e 14 ottobre 2014 nel territorio delle province di Parma e Piacenza di cui alla OCDPC 202/2014. 

Infine l'intervento in parola è stato proposto dal Comune, non tra le priorità 1, nell'ambito dell'istruttoria al Piano degli interventi per l'esecuzione delle operazioni essenziali di emergenza e recupero connesse agli eventi calamitosi verificatisi nel periodo dal 9 ottobre al 18 novembre 2014 finanziati con il contributo del Fondo di Solidarietà dell'Unione Europea­ decisione di esecuzione della commissione c(2015) 6318 fina/, de/10.09.2015. 

Per quanto riguarda il centro rifiuti di Vernasca si precisa che è un impianto di dimensioni modeste, costruito nel 2013, a seguito dell'approvazione da parte della Giunta comunale del progetto esecutivo corredato da relazione geologica. L'area su cui insiste risulta essere l'unica superficie compatibile con la destinazione d'uso del progetto. All'interno del Centro rifiuti la zona attualmente dissestata non ricadeva in aree in frana della cartografia geologica regionale mentre la strada di accesso presenta un cedimento causato dall'arretramento della nicchia di distacco di una seconda frana che si sviluppa lateralmente alla stessa, a nord del centro rifiuti. 

Per quanto concerne il dissesto che ha coinvolto la scarpata posta a monte del centro di raccolta, secondo quanto riportato nella relazione dell'ing. Giani nella relazione geologica redatta su incarico del Comune di cui alla Determina n. 73 del 30/07/2015, si tratta di una frana che si è manifestata in tempi e modalità diversi a partire da marzo 2014, interessando in maniera progressiva il rilevato in terre armate e il pendio sovrastante. Le precipitazioni di ottobre 2014 hanno aggravato il fenomeno situazione già in atto, generando rigonfiamenti e cedimenti nelle terre armate a monte del Centro. Le stesse precipitazioni hanno anche generato l'arretramento della frana che ha coinvolto la strada di accesso al Centro. 

Tale progressività nella evoluzione, visti gli effetti delle intense precipitazioni di ottobre 2014 su tutto il territorio piacentino e parmense, è continuata senza ombra di dubbio nel periodo considerato e anche nelle settimane successive. Per tali ragioni la segnalazione del danno è stata inserita della ricognizione di cui alla OCDPC 202/2014, trasmessa al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile in data 11 marzo 2 015.

Paola Gazzolo

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