FEDERICA AMOREVOLI /FRATELLI D'ITALIA
Dipendente dell'Ausl, ha 38
anni. Decisivo un incontro
a Roma con la leader di Fdi
Federica Amorevoli, 38 anni,
Patient safety manager all'Ausl di
Piacenza, ha alle spalle due lauree e due master. Ma anche un
incontro a Roma – un anno e
mezzo fa, che le ha cambiato la
vita. «Ero al luna park con mio
figlio e ho incontrato Giorgia
Meloni – racconta -. Abbiamo
parlato e alla fine mi ha detto
che mi avrebbe fatto contattare
dall'onorevole Tommaso Foti.
Così è stato».
Cosa rappresenta Giorgia Meloni
per lei?
«Una donna praticamente invincibile. È coraggiosa e porta avanti la bontà delle sue idee senza
compromessi. Ma soprattutto crede nella dignità e nel rispetto e
guarda alle persone come fini e
non come mezzi».
Da cosa deve partire la riscossa in Emilia-Romagna?
«Ridare dignità agli emiliani
che lavorano. Il governo Bonaccini non è stato pessimo, ma non
significa che non ci siano margini di miglioramento. A partire
dalla sanità dove si deve ragionare su stipendi dei medici e personale che è allo stremo. Ma anche sulla sicurezza e sulla gestione del rischio clinico. Basta con
le autoproclamazioni, serve più
ascolto».
La giunta Bonaccini ha sufficientemente difeso la famiglia tradizionale?
«Mancano punti di riferimento
su cui fare perno, come ad
esempio le babysitter. In Fdi vedo a possibilità di dare alle donne lo spazio per poterci non
sentire in colpa nel rinunciare
ai figli per il lavoro o viceversa,
frustrate per il contrario. Ho
creato un gruppo "Donne di
Fratelli d'Italia", che da Piacenza si estenderà a livello nazionale».
Cosa la convince di Lucia Borgonzoni?
E' una persona che si è mostrata coraggiosa. Una sfida non indifferente quella della roccaforte rossa. Non ha mai ceduto il
passo. Si è documentata e ha
studiato con umiltà contro un
Bonaccini forte di un'importante esperienza di governo.
Libertà