Affidi: giornata organizzata da Fdi sabato alle 16 e 30. «Parlarne non è lesa maestà»
«Parliamo di Bibbiano per ribadire che il sistema degli affidi dei
bambini in Italia non funziona»,
scrive in una nota il coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia, promotore dell'incontro che si terrà sabato alle16 e 30 all'Auditorium S. Ilario, in via Garibaldi 19. «Da parte di
Fratelli d'Italia – spiegano gli esponenti locali di Fdi – non vi è nessuna volontà di istruire "processi" fuori dalle aule di tribunale, ma semplicemente quella di tenere alta l'attenzione su un tema, quello degli
affidi, che duramente ha colpito
tante famiglie». «Sono di questi giorni - aggiunge la nota - le conclusioni della commissione tecnica e della commissione regionale d'inchiesta sui fatti di Bibbiano. Esprimere
un'opinione sulle stesse non è atto
di lesa maestà ma un contributo alla ricerca della verità». L'incontro,
presentato dal Consigliere comunale di Piacenza Gloria Zanardi, vedrà tra i relatori Maria Teresa Bellucci, capogruppo della Commissione parlamentare per l'infanzia,
e Tommaso Foti, vice-capogruppo
vicario di Fdi alla Camera.
Sul tema di Bibbiano intanto interviene il capogruppo Fdi in consiglio
regionale, Fabio Callori. L'esponente di Fdi si dice molto scettico sulla
relazione finale della commissione
che ha indagato sulla vicenda: «È
stata utile questa commissione o è
solo servita per dimostrare che si è
voluto far qualcosa, ma alla fine non
serve a concludere nulla? - si chiede polemicamente - Abbiamo concluso poco o niente. Avrei voluto
sentire e leggere altro nelle conclusioni. Innanzitutto, avrei avuto piacere di leggere che un'anomalia su
Bibbiano c'è stata. Non lo voglio
chiamare "sistema": però la chiamerò "anomalia", perché un'anomalia sicuramente c'è stata». «Avrei
voluto leggere - prosegue la nota -
che sono state commesse delle irregolarità. Avrei voluto leggere che
le assistenti sociali sono brave, ma
non tutte. Come in ogni settore, anche se c'è l'1 per cento che non è
bravo, dobbiamo farlo emergere,
non possiamo far finta di niente».
Libertà