Regione (Archivio)

Inchiesta dei Nas di Parma sul Policlinico di Modena, Foti: 'la Regione intervenga in modo deciso'

Data: 23/05/2016
Numero: 2699
Soggetto: Sottosegretario alla presidenza
Data Risposta: 25/05/2016

Per sapere, premesso che:- 

alla luce dell'inchiesta avviata dai Nas di Parma sulle vicende della sanità modenese e, in particolare del Policlinico, dell'imminente rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica di Modena di numerosi dirigenti dello stesso, oltre che di privati, molti dei quali legati al sistema cooperativo; 

se e quali iniziative abbia assunto al riguardo la Giunta Regionale, al di là della ventilata costituzione di parte civile, tenuto conto dei gravissimi episodi di illegalità emersi.

Tommaso Foti

DIBATTITO INTEGRALE IN ASSEMBLEA LEGISLATIVA

OGGETTO 2699

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative assunte dalla Giunta regionale a seguito dell'inchiesta riguardante la sanità modenese, ed in particolare il relativo Policlinico. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all'oggetto 2699: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative assunte dalla Giunta regionale a seguito dell'inchiesta riguardante la sanità modenese, ed in particolare il relativo Policlinico, a firma del consigliere Foti.

Risponderà, per la Giunta, il sottosegretario Andrea Rossi.

Consigliere Foti, a lei la parola per l'illustrazione.

 

FOTI: Dall'inchiesta "Last business", dalla pubblicazione degli atti relativi e da alcune intercettazioni, anche a me pervenute, appare un quadro sconcertante in una commistione vergognosa tra politica (segnatamente, il Partito Democratico), cooperative e affarismo privato.

Penso che si debba necessariamente battere un colpo e vorrei sapere in che modo, e tardivamente, questa Giunta intende batterlo.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

La parola al sottosegretario Andrea Rossi. Prego.

 

ROSSI Andreasottosegretario alla Presidenza della Giunta: Gentile consigliere Foti, la Giunta regionale si ferma a quello che è il contenuto della sua interrogazione senza entrare, ovviamente, nel merito di affermazioni che solo la magistratura avrà l'onere di confermare.

Faccio presente che la Regione Emilia-Romagna intende costituirsi parte civile nell'ambito del procedimento penale avviato presso la Procura di Modena sulle procedure adottate per l'affidamento di alcuni appalti al Policlinico del Capoluogo emiliano per l'acquisto di strumentazioni mediche e per l'affidamento dei lavori. Vanno, infatti, tutelati, secondo noi, gli interessi e l'immagine dell'Amministrazione, parte offesa, a partire dal servizio sanitario regionale.

Con delibera di Giunta regionale n. 736 del 23 maggio 2016, quindi, abbiamo nominato, quale proprio difensore, in qualità di persona offesa, l'avvocato Mariano Rossetti del Foro di Bologna. Riteniamo che, pur in assenza di alcuna comunicazione formale da parte degli uffici inquirenti, tale atto preluda alla costituzione di parte civile nel procedimento penale avviato presso la Procura di Modena su quelle che sono le procedure adottate – come dicevo prima − per l'affidamento al Policlinico del capoluogo emiliano.

Oltre al fine della tutela degli interessi e dell'immagine dell'Amministrazione, parte offesa, a partire dal sistema sanitario regionale, l'incarico di rappresentanza affida al legale di fiducia il compito di acquisire con urgenza gli atti processuali rilevanti e disponibili. Questo, con la finalità di accertare se vi siano gli elementi per disporre le verifiche amministrative e disciplinari interne che sarà opportuno realizzare.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, sottosegretario Andrea Rossi.

Consigliere Foti, ha cinque minuti per la replica.

 

FOTI: Ringrazio il sottosegretario Andrea Rossi per avermi riferito ciò che già mi era noto. Con grande enfasi, è stato annunciato il 15 maggio che la Giunta si sarebbe costituita parte civile. Mi viene il dubbio se si costituisca parte civile contro se stessa. Pensiamo all'intercettazione […]. La delegazione che è andata a chiedere la testa di Caroli a Errani e che, dopo, ha detto che mandarne via uno solo non era sufficiente, era composta da Pighi, Sabattini, Baruffi e Bonaccini. Pagina 58/9 delle interrogazioni agli atti.

Tutto questo significa che c'è stata una riunione − e ci sono tutte le intercettazioni − nella quale è stato chiamato il direttore generale, […], nella sede dell'assessorato alla sanità, dall'allora assessore alla sanità. Successivamente, si è svolto l'incontro nella sede del Presidente della Giunta, Errani. Dalle intercettazioni risulta che si è deciso di far dimettere i due funzionari, uno dei quali occuperà un posto rilevante con un contratto da 580.000 euro, IVA compresa, per tre anni a Piacenza. Che cosa si dice in queste intercettazioni? È molto semplice. Volete sapere come si assumono le persone in Emilia-Romagna? In questo modo, basta leggere il colloquio tra il dottor […], direttore generale dell'ASL di Piacenza, e colui il quale andrà ad occupare questo posto, non prima di passare per la dottoressa […], responsabile del presidio Affari generali, giuridici e finanziari dell'Agenzia sanitaria e sociale della Regione Emilia-Romagna, la quale addirittura si permette di dire che se nel curriculum del […] non dovesse esserci qualcosa "anche se dovessi metterci due virgole e quattro punti, tu ti fidi ciecamente della […]?". Io non penso che questo sia il ruolo di un funzionario pubblico.

Quando una funzionaria arriva a dire: "Adesso scusami, ma devo fare il dottor […]", vorrei capire a quale livello di bassezza, sotto il profilo amministrativo e giuridico, siamo arrivati. C'è poco da difendere della Regione. Bisognerebbe prendere una scopa in mano e pulire la Regione, signor sottosegretario. Vi rendete conto? Questo è il colloquio che intercorre tra il direttore generale dell'ASL di Piacenza e il dottor […]: "Dottore, Buongiorno, le passo il dottor […], il nostro direttore"; "Grazie"; "Prego"; "Di nuovo"; "Pronto? Ciao, Andrea. Ciao, ascolta. Una cosa: visto che io la settimana prossima adotto la delibera"; "Sì"; "Io ho fatto una procedura formale per cui..."; "Sì"; "Tra gli iscritti c'erano due persone. Ho fatto il colloquio, eccetera. Vorrei fare anche..."; "Certo"; […]: "Mi viene da ridere che faccio un colloquio a te, però vorrei far risultare formalmente che..."; […]: "Io lunedì sono tranquillamente a casa, a Carpi. Quindi..."; "Ah"; "Se vuoi che ti raggiunga io a Bologna da qualche parte, io non ho difficoltà"; […]: "Io sono in assessorato lunedì. Oppure guardiamo l'agenda. Aspetta un attimo che la guardo", e così via finché, finalmente, decidono di vedersi per questo colloquio formale.

Ciò che è peggio è che risulta in atti che la delibera assunta dall'ASL di Piacenza è stata scritta dalla responsabile, dottoressa […], che se ne vanta, perché dice in una intercettazione: "Eh, stavo dicendo... Neanche mi risponde"; […]: "No, no. È solo che mi hanno detto che non faceva la delibera, mentre invece..."; […]: "Ma dai! Gliel'ho fatta io la delibera. Gli ho fatto anche la lettera", la lettera di assunzione...

 

PRESIDENTE (Soncini): Consigliere Foti, ha esaurito il tempo.

 

FOTI: Sì. Dico solo la conclusione. Io avrò esaurito il tempo. Voi dovreste esaurire queste vergogne.



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