Camera

Traffico illecito di fanghi da depurazione; tutelare innanzi tutto la salute pubblica

Data: 04/06/2021
Numero: 4-09429 / Interrogazione a risposta scritta
Soggetto: MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI, MINISTRO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA, MINISTRO DELLA SALUTE
Data Risposta: -

Per sapere – premesso che: 

notizie di stampa riportano, con sempre con più dettagliati particolari, i risultati che emergerebbero dall'inchiesta condotta dai Carabinieri Forestali e dalla procura della Repubblica di Brescia su di un presunto traffico illecito di fanghi da depurazione; 

al centro dell'inchiesta, che riguarda terreni agricoli non solo ubicati in provincia di Brescia, ma anche in quelle di Lodi e Piacenza, ci sarebbe l'azienda Wte srl, cui – come detto – verrebbe contestata la vendita di 150.000 tonnellate di fanghi contaminati da metalli pesanti, idrocarburi e altre sostanze inquinanti, spacciati per fertilizzanti e smaltiti su tremila ettari di terreni agricoli; 

in ragione delle indagini compiute, vi sarebbero quindici indagati a piede libero e sarebbero stati posti sotto sequestro 12 milioni di euro, oltre a tre impianti di riciclaggio ubicati a Calcinato, Calvisano e Quinzano d'Oglio. Dalle intercettazioni ambientali diffuse, risulta che uno degli indagati, commentando l'attività svolta contra legem, avrebbe affermato « Chissà il bambino che mangia la pannocchia di mais cresciuta sui fanghi... Io sono stato consapevolmente un delinquente »; 

tra gli indagati figura anche il direttore dell'Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo), il quale, stando alle contestazioni mosse nei suoi confronti, « si faceva dare e promettere da G. denaro e vantaggi patrimoniali » per agevolare le autorizzazioni degli impianti, anche millantando di potere sfruttare le sue conoscenze di politici e funzionari pubblici. Da gennaio 2003, in attuazione dell'articolo 89 del decreto-legge n. 112 del 1998, Aipo ed ente strumentale delle regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Infine, l'Agenzia ha ricevuta dalle regioni Lombardia ed Emilia-Romagna le competenze in materia di gestione e miglioramento delle infrastrutture per la navigazione fluviale –: 

se i fatti siano noti ai Ministri interrogati e quali urgenti iniziative intendano assumere, per quanto di competenza, in primo luogo a tutela della salute pubblica, in relazione ai rischi ambientali e delle produzioni agricole evidenziati in premessa.

Interrogazione sottoscritta dai parlamentari Foti e Prisco. 

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Rassegna Stampa

TommasoFoti
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