Regione (Archivio)

ASP e privato sociale accreditato, Giunta chiarisca tecnicamente abolizione IRAP, altrimenti solo propaganda

Data: 11/07/2016
Numero: 2918
Soggetto: ASSESSORATO POLITICHE PER LA SALUTE
Data Risposta: 12/07/2016

Per sapere, premesso che:- 

la Regione Emilia-Romagna, ai sensi dall'articolo 21 del decreto legislativo 460/1997, prevede un'aliquota lRAP agevolata per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus) e per le cooperative sociali. Le Aziende Servizi alla Persona (ASP), invece, sono soggette all'aliquota lRAP dell'8,5%; 

all'indirizzo internet http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/2015/novembre/bilancio-di-previsione-2016-la-giunta-vara-una-manovra-da-12-miliardi si legge il resoconto della conferenza stampa del 19 novembre 2015 di presentazione del progetto di bilancio della Giunta Regionale per l'anno 2016, alla quale risultano avere partecipato: il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, l'assessore regionale al Bilancio Emma Petitti, il sottosegretario alla presidenza Andrea Rossi; 

secondo il resoconto curato dall'Ufficio stampa della Giunta Regionale, il Presidente della Regione ha, nell'occasione, affermato: "Tra le diverse novità che abbiamo introdotte due riguardano il welfare. Si tratta dell'introduzione del reddito di solidarietà, sostenuto complessivamente per circa 75 milioni di euro, per la riduzione della povertà e azzeramento dell'Irap per Asp e privati che gestiscono, per il pubblico, servizi alla persona"; 

l'Agenzia Dire (30 Novembre 2015 - ore 17.10) riferisce di un tweet del Presidente Bonaccini che testualmente recita: "Azzeriamo Irap alle Asp e al privato sociale accreditato. Decisione presa da noi, ma M5s ne rivendica il merito"; 

detto tweet risulta essere la risposta "istituzionale" ad una nota del consigliere regionale Raffaella Sensoli nella quale si legge : "Se oggi si sta pensando di introdurre un reddito minimo per i cittadini più bisognosi, se l'Irap per le Asp è stata azzerata o se abbiamo risparmiato 660.000 euro abbattendo gli sprechi della politica, lo ribadiamo, è soprattutto per merito nostro.";

purtroppo i fatti ci dicono altro e cioè che - al di là delle citate dichiarazioni di "azzeramento" dell'Irap alle Asp e al privato sociale accreditato - ad oggi per l'Irap si può parlare solo di una sua effettiva riduzione nell'ordine del 30-40 per cento rispetto all'ammontare corrisposto nel precedente anno(giuste le stime al riguardo presentate da Asp Azalea ed Asp Piacenza), con negative conseguenze per i bilanci dei soggetti interessati e, in particolare, per le Asp e per i Comuni soci delle stesse che devono provvedere al ripiano dei detti bilanci; 

se la Giunta Regionale intenda qui confermare l'azzeramento non teorico e propagandistico, ma reale ed effettivo, dell'Irap per le Asp e per i soggetti del privato sociale accreditato, così come era stato garantito in occasione dell'approvazione della legge di bilancio 2016 e - conseguentemente - se intenda confermare agli amministratori degli enti beneficiari del provvedimento in questione che effettivamente l'Irap dagli stessi singolarmente pagata, al di là delle modalità tecniche che si vorranno individuare, verrà integralmente rimborsata, così come - per altro - richiesto nella risoluzione approvata all'unanimità dalla Commissione IV Politiche per la Salute e Politiche Sociali nella seduta del 29 febbraio 2016 che impegna la Giunta Regionale " laddove dovesse essere definitivamente verificata l'impossibilità di intervenire in abbattimento dell'aliquota stessa, ad attivare in tempi rapidissimi il provvedimento anticipato con l'approvazione della manovra finanziaria e finalizzato a compensare l'effetto dell'IRAP per le ASP, consentendo così la sostenibilità del sistema dei servizi e l'ampliamento del numero dei cittadini inseriti nella rete dei servizi".

Tommaso Foti

DIBATTITO IN ASSEMBLEA LEGISLATIVA

OGGETTO 2918

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la riduzione dell'IRAP per ASP e privati che gestiscano, per il pubblico, servizi alla persona. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all'oggetto 2918: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la riduzione dell'IRAP per ASP e privati che gestiscano, per il pubblico, servizi alla persona, a firma del consigliere Foti.

Risponde, per la Giunta, l'assessore Venturi.

La parola al consigliere Foti per l'illustrazione dell'interrogazione in oggetto. Prego.

 

FOTI: Molto brevemente, signor presidente.

Se è vero, come è vero, che i disastri delle Amministrazioni di sinistra si riverberano su BolognaFiere, non è da meno ciò che sta accadendo nelle Aziende servizi alla persona, che ‒ lo vorrei ricordare ‒ impegnano un numero di personale in questa regione decisamente significativo e che si interessano di migliaia di persone e della salute delle medesime.

Con i soliti toni trionfalistici, tipici del presidente Bonaccini, in occasione della presentazione del bilancio 2015, il presidente della Regione, nella Conferenza stampa cui aveva partecipato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, l'assessore al bilancio, assente assieme al presidente Bonaccini (mancano tutti e tre oggi), aveva dichiarato testualmente: "Tra le diverse novità che abbiamo introdotto, due riguardano il welfare. Si tratta dell'introduzione del reddito di solidarietà, sostenuto complessivamente per circa 75 milioni di euro per la riduzione della povertà, e dell'azzeramento dell'IRAP per ASP e privati che gestiscono per il pubblico servizi alla persona". Ad oggi, le ASP più fortunate riescono a contabilizzare una riduzione dell'IRAP ‒ che è cosa diversa dall'azzeramento ‒ nell'ordine del 35-40 per cento.

Poiché queste affermazioni sono state prese come base per la formazione dei bilanci di previsione 2016 da parte delle ASP, che oggi si troverebbero maggiormente ad essere scoperte sul punto, e poiché vi è stata una risoluzione, approvata all'unanimità dalla competente Commissione assembleare, che poneva il problema di realizzare, indipendentemente dalle modalità, quell'azzeramento dell'IRAP che era stato promesso, chiedo all'assessore soltanto se oggi intende confermare il tutto in questa sede, perché se ne possano trarre le dovute conseguenze da parte degli amministratori delle ASP, e se entro la fine dell'anno a ogni ASP verrà rimborsata l'IRAP nel frattempo versata, perché questo era l'accordo o, comunque, la convinzione di tipo politico che stava dietro al bilancio di previsione 2016. Se così non è, ditelo, onde evitare di mandare in dissesto altre ASL, oltre quelle che già nei prossimi mesi saranno costrette a dichiarare tale stato.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

La parola all'assessore Venturi per la risposta.

 

VENTURIassessore: Intanto mi auguro vivamente che non ci sia nessuna ASL che dichiarerà il suo dissesto nei prossimi mesi. Peraltro, riguardo ai disastri che abbiamo combinato, quando ci dimostreranno che ne abbiamo davvero commessi, ne prenderemo atto. Per il momento non ne conosco. Il consigliere Foti sa benissimo che il sistema delle ASP in grandissima parte della regione funziona e ha consentito anche investimenti importanti in questi anni. Certo, in alcuni luoghi funziona meno, ma quando i risultati sono questi in genere le responsabilità non sono da attribuire alle Giunte regionali o alle Assemblee legislative. Probabilmente, a livello locale è accaduto qualcosa che non ha funzionato e non funziona. Questo, tra l'altro, lo testimonia l'emendamento che lei ha presentato a un progetto di legge che probabilmente sarà discusso nel pomeriggio e che è volto a correggere questioni che evidenziano qualche responsabilità più locale che centrale.

Ad ogni modo, le rispondo nel merito. Noi non potevamo azzerare l'IRAP, perché vige un provvedimento nazionale che ce lo impedisce. Quindi, "azzerare l'IRAP" era il messaggio per invitare a lavorare sugli effetti locali che determina l'IRAP, in quanto gestori pubblici e privati erano messi in situazioni del tutto differenti rispetto a questa tassazione, privilegiando in questo caso i gestori privati.

Noi abbiamo dato attuazione alla presentazione della manovra di bilancio nella consapevolezza che fosse impossibile intervenire direttamente sull'abbattimento dell'aliquota IRAP. La Giunta regionale, pertanto, come indicato dalla risoluzione approvata all'unanimità dalla IV Commissione, in data 26 febbraio 2016, ha approvato la deliberazione n. 273 che ha provveduto "a compensare – cito testualmente – l'effetto dell'IRAP per le ASP, consentendo la sostenibilità dei servizi e l'ampliamento del numero dei cittadini inseriti in tale rete". Nello specifico, questa deliberazione prevede un contributo aggiuntivo, che viene diversificato per le tipologie di servizio per i gestori pubblici e per i gestori privati, che risultano sottoposti all'aliquota IRAP superiore al 3,9 per cento. In questo modo è stato assicurato anche a questi gestori un beneficio analogo a quello che la legge nazionale n. 190/2014 ha introdotto per tutti coloro che sono soggetti a IRAP ordinaria, per i quali a partire dal 1° gennaio 2015 anche in Emilia-Romagna, evidentemente a seguito dell'introduzione del provvedimento nazionale, è stata prevista la facoltà di dedurre dall'imponibile il costo del personale.

A partire dal 1° gennaio 2016, l'ulteriore contributo regionale a favore di soggetti gestori di servizi sociosanitari con aliquota superiore al 3,9 per cento è stato calcolato sulla base del beneficio medio per i gestori privati, in relazione alla presenza del personale assunto a tempo indeterminato (beneficio medio) e corrisponde per l'anno corrente per il privato a circa 3,5 milioni di euro.

È stata mantenuta in essere anche un'ulteriore misura del sistema di remunerazione, valida per il periodo dell'accreditamento transitorio. Si parla di quote aggiuntive per le gestioni particolari destinate quasi totalmente a soggetti gestori pubblici, in presenza di tre elementi che comportano un maggior costo gestionale e che dipendono dalle capacità gestionali del soggetto: maggior costo contrattuale; inesistenza di un sistema di rimborso per assenze di malattia e maternità; imposizione dell'IRAP.

Le quote aggiuntive per le gestioni particolari a livello regionale riconosciute per il 2016 sono di altri 8,4 milioni di euro per i soggetti gestori pubblici, di cui circa il 40 per cento, ovverosia 3,4 milioni di euro, sono attribuibili circa a IRAP.

Va considerato che, comunque, con la citata delibera di Giunta regionale sono state disposte altre due azioni rivolte a tutti i soggetti, in particolare: l'aumento delle remunerazioni di base differenziato, che complessivamente per i gestori dà un beneficio di circa 4,6 milioni di euro per circa il 35 per cento attribuibile a soggetti gestori pubblici, quindi 1,6 milioni di euro; una maggiorazione per i servizi centri diurni anziani e un aumento delle risorse per sviluppare l'ampliamento del numero dei cittadini beneficiari di servizi per circa 4,4 milioni di euro.

La completa applicazione delle misure, quindi, comporta un beneficio per i soggetti gestori pubblici, essenzialmente ASP, di circa 10 milioni di euro, che corrisponde a una compensazione sostanziale dell'IRAP pagata dalle ASP per i servizi sociosanitari.

Considerato che la realtà gestionale delle ASP non è omogenea e che in relazione alle specificità delle singole situazioni e delle singole ASP, che svolgono servizi al di fuori dei servizi sociosanitari accreditati, è possibile che le misure compensative non corrispondano perfettamente all'IRAP pagata.

 

PRESIDENTE (Soncini): Assessore, ha esaurito il tempo.

 

VENTURI: Concludo. Ad ogni buon conto, l'assessorato si impegna a regime, quindi entro la fine del 2016, a fornire puntualmente gli effetti di quello che abbiamo determinato in ogni singola ASP di questa regione e a darne conto naturalmente all'interno della Commissione competente. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Venturi.

La parola al consigliere Foti per dichiararsi soddisfatto o meno della risposta. Ha tre minuti di tempo.

 

FOTI: Io sono lieto che l'assessore smentisca quanto detto a proposito delle ASP, visto che funzionano così bene, perché in una precedente interrogazione in risposta al consigliere Torri ebbe addirittura a dire che in una cabina di regia appositamente costituita si stavano affrontando i numerosi e gli innumerevoli problemi che attanagliano le ASP. Evidentemente, nella lettura politica che dà l'assessore l'unica Azienda di servizi alla persona che va male è l'ASP Azalea, che effettivamente è in provincia di Piacenza e che effettivamente si tira dietro la gestione che era stata condotta dall'Istituto Andreoli da parte della sinistra. Quindi, non metto in dubbio che sia anche un caso locale di malgoverno di sinistra.

Se mi consente, assessore, io invece sto alle parole perché, quando il 30 novembre 2015 il presidente Bonaccini, utilizzando un tweet, ha così scritto "azzeriamo IRAP alle ASP e al privato sociale accreditato. Decisione presa da noi, ma il 5 Stelle ne rivendica il merito", o non sapeva cosa scriveva o non sapeva cosa voleva dire la parola "azzeramento". Spiegateglielo voi. Infatti, in italiano "azzeramento" significa portare a zero ciò che non è a zero.

Inoltre, assessore, lei ha interpretato ad usum Delphini quella che è stata la risoluzione approvata all'unanimità in Commissione. Sarebbe stato sufficiente, del resto, leggere fino in fondo l'interrogazione che è stata presentata per dare una risposta che fosse almeno coerente alla domanda, risoluzione – le ricordo – che è stata approvata non dieci anni fa ma il 29 febbraio 2016 dalla Commissione all'unanimità. Peraltro, se si predispone una risoluzione sul tema dell'IRAP e la si approva all'unanimità nella Commissione Sanità della Regione, ciò dovrebbe quantomeno significare, per chi capisce, oltre che l'italiano, anche la politica, che probabilmente il problema dell'IRAP non è legato ad una ASP locale, ma è un problema che hanno tutte le ASP della regione. Non a caso, si diceva testualmente che si impegnava la Giunta, laddove dovesse essere definitivamente verificata l'impossibilità di intervenire in abbattimento dell'aliquota IRAP – cosa che sapevamo perfettamente tutti, e da anni, perché nel precedente bilancio, e mi dispiace che lei se lo dimentichi, era stato presentato un apposito emendamento per la riduzione dell'IRAP che non poteva essere votato per il semplice motivo che si può mettere mano all'aliquota IRAP solo nel momento in cui non si è elevata oltre lo 0,6 per cento, come accade in questa regione, l'addizionale IRPEF –, ad attivare in tempi rapidissimi il provvedimento anticipato con l'approvazione della manovra finanziaria, finalizzato a compensare l'effetto dell'IRAP per le ASP.

 

PRESIDENTE (Soncini): Consigliere, ha esaurito il tempo.

 

FOTI: Sì, termino. Compensare l'effetto IRAP per le ASP – non solo per una ASP, ma per tutte – significa che se una ASP ha 300.000 euro di IRAP, si compensano 300.000 euro di IRAP.

Il gioco dei bussolotti per dare più soldi ad alcune ASP e meno soldi ad altre ASP lo lascio fare a questa malconcia Giunta.

Per quanto mi riguarda, è del tutto insoddisfacente la risposta resa dall'assessore.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Abbiamo esaurito le interrogazioni di attualità a risposta immediata.



Vedi Risposta

facebbok

Rassegna Stampa

TommasoFoti
powered by Blacklemon Srl