Regione (Archivio)

Carbonext, Foti: 'rispettare i comitati, l'accelerazione imposta da Gazzolo offensiva quanto inutile'

Data: 25/07/2016
Numero: 2990
Soggetto: Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna
Data Risposta: 26/07/2016

Per sapere, premesso che:- 

con inusitata metodologia, l'assessore Paola Gazzolo ha comunicato per il tramite degli strumenti d'informazione (Liberta' del 24 luglio 2016) la notizia che nella seduta del 26 luglio sottoporrà alla Giunta Regionale, per quanto di competenza, l'approvazione di una delibera indispensabile per autorizzare l'utilizzo del Carbonext nello stabilimento Buzzi Unicem di Macomero di Vernasca (in provincia di Piacenza); 

nel corso della riunione pubblica tenutasi a Lugagnano Val d'Arda venerdì 15 luglio, i consiglieri regionali e i rappresentanti dei partiti presenti al dibattito avevano concordato ed espresso - unanimemente e al di là delle forze politiche di riferimento - la volontà di presentare una risoluzione che chiedesse alla Giunta Regionale di non pronunciarsi sull'utilizzo del carbonext prima dell'audizione dei comitati da parte della competente commissione assembleare; 

al riguardo il 21 luglio si e' tenuta una informale riunione per l'elaborazione di un testo condiviso della detta risoluzione, da sottoporre all'esame della Assemblea Legislativa nella seduta del 26-27 luglio o, in subordine, della competente commissione assembleare già convocata per il 28 luglio e con all'ordine del giorno l'esame del progetto di legge n.812, avente ad oggetto l'abrogazione del cosiddetto "decreto Clini"; 

se la Giunta Regionale abbia effettivamente approvato una delibera al riguardo, nel qual caso si chiede di conoscere la data in cui la Regione abbia ricevuto dalla Provincia di Piacenza la documentazione relativa all'avvenuta conclusione della conferenza dei servizi e in ragione di quale norma di legge - di cui si chiede specificatamente l'indicazione - la stessa Giunta dovesse pronunciarsi con un'urgenza che all'interrogante risulta non solo sospetta, ma censurabile sotto più profili; 

se, in ogni caso, la Giunta Regionale non intenda sospendere l'efficacia dell'atto riguardante la questione che qui interessa, se e in quanto adottato, fino a che la competente Commissione Assembleare abbia audito i rappresentanti dei predetti comitati.

Tommaso Foti

DIBATTITO IN ASSEMBLEA LEGISLATIVA

OGGETTO 2990

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le procedure e le deliberazioni della Giunta regionale riguardanti l'utilizzo del Carbonext nello stabilimento Unicem sito a Macomero di Vernasca (PC). A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l'oggetto 2990: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le procedure e le deliberazioni della Giunta regionale riguardanti l'utilizzo del Carbonext nello stabilimento Unicem sito a Macomero di Vernasca (PC), a firma del consigliere Foti. Risponde l'assessore Gazzolo. Consigliere Foti, le ricordo che ha sei minuti di tempo.

La parola al consigliere Foti per l'illustrazione dell'interrogazione in oggetto. Prego.

 

FOTI: Grazie, presidente. Rinuncio all'illustrazione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

La parola all'assessore Gazzolo per la risposta, che ha tre minuti di tempo.

 

GAZZOLOassessore: Grazie, presidente.

Consigliere Foti, colleghi consiglieri, la Giunta, nella seduta di ieri 25 luglio, ha approvato la presa d'atto delle conclusioni della Conferenza di servizi del 21 giugno 2016.

Il Rapporto ambientale conclusivo della Conferenza di servizi della procedura di VIA, sottoscritto in data 21 giugno, e la bozza di delibera della Giunta regionale per l'approvazione del provvedimento di VIA relativo all'utilizzo di Carbonext nel forno di cottura clinker della cementeria Buzzi Unicem di Vernasca sono stati inviati dal dirigente responsabile della Struttura Autorizzazioni e Concessioni ARPAE di Piacenza, con nota protocollata il 21 luglio PGPC n. 7738, che l'ha acquisita il giorno stesso al protocollo PG.2016.541895.

Verificata la correttezza degli atti del Servizio Valutazione, Promozione e Sostenibilità ambientale della Regione Emilia-Romagna, la proposta di deliberazione è stata iscritta all'ordine del giorno della seduta della Giunta regionale del 25 luglio 2016, è stata approvata e, dopo la sua numerazione, sarà pubblicata on-line sul portale regionale.

Ricordo al consigliere, sempre attento al rispetto delle norme, che i termini per la conclusione delle procedure di VIA sono fissati da norme statali (decreto legislativo n. 152/2006 e legge n. 241/1990) e da norme regionali (legge regionale n. 9/1999) al fine di garantire tempi certi di durata del procedimento.

La delibera va assunta ordinariamente entro venti giorni dalla conclusione della Conferenza di servizi; se tali termini ordinatori non sono sufficientemente rispettati, il proponente può ricorrere in sede giudiziaria con giustificati motivi.

Rigetto, quindi, con decisione le insinuazioni del consigliere sui tempi utilizzati per concludere la procedura. La realtà dei fatti è il contrario di quanto rappresentato. Se la richiesta di Buzzi Unicem è stata sottoposta a procedura di verifica (screening), premessa della successiva valutazione di impatto ambientale, è per volontà della Regione Emilia-Romagna, che già nel 2013 si era espressa in tal senso con apposito parere.

Proprio la procedura di VIA, per definizione, assicura la massima trasparenza e partecipazione da parte di tutti i soggetti interessati, come è avvenuto nel caso in esame. Sono state, infatti, presentate undici osservazioni entro il termine di legge e quarantadue dopo; tutte sono state tenute in considerazione nella stesura del Rapporto ambientale, al pari degli interventi dell'istruttoria pubblica.

I dati del Rapporto ambientale non lasciano dubbi: una volta a regime la nuova modalità di alimentazione dell'impianto, si otterrà un calo rilevante delle emissioni: -36 per cento di ossidi di azoto; -40 per cento di polveri, comprese le PM10; -20 per cento di diossine, furani e metalli pesanti.

Verrà utilizzato un CSS di qualità, perché è prodotto secondo parametri più severi rispetto a quelli fissati dalla legge e prodotto entro centocinquanta chilometri dallo stabilimento per evitare importazioni da lontano e facilitare così i controlli sulla materia prima.

Proprio quello dei controlli è un tema al centro delle severe prescrizioni adottate. Doppie verifiche riguarderanno il combustibile al momento della produzione e all'ingresso nell'impianto di Vernasca. Sarà possibile costantemente, per tutti i cittadini, conoscere il livello delle emissioni, perché i controlli saranno disponibili on-line in tempo reale. I controlli imposti saranno costanti sulla materia prima, le emissioni anche sonore, gli scarichi idrici e il suolo. Senza contare il saldo zero dell'impatto del traffico che, al di là delle stime prive di fondamento che sono circolate, è previsto nel range di 6-8 camion aggiuntivi al giorno rispetto agli attuali 313. Un incremento che sarà compensato dal rinnovamento del parco mezzi attuato nell'arco di tre anni e che Buzzi Unicem dovrà rendicontare ogni anno puntualmente.

A fronte di tutto questo, chiedo io al consigliere Foti perché la Giunta avrebbe dovuto rallentare i tempi, perché avremmo dovuto evitare la pubblicazione della delibera, del Rapporto ambientale e dei suoi allegati, perché non avremmo dovuto informare tutti i cittadini dell'operato rigoroso svolto in quasi due anni – sottolineo due anni – di lavoro della Conferenza di servizi e comunicarne i risultati.

La pubblicazione della delibera di presa d'atto consente…

 

PRESIDENTE (Saliera): Assessore, ha superato già di oltre un minuto il tempo.

 

GAZZOLO: Ho quasi finito.

Come dicevo, la pubblicazione della delibera di presa d'atto consente l'informazione a tutti gli interessati e la possibilità a chi lo ritiene anche di poter ricorrere.

Mi sarei aspettata una richiesta di chiarezza e trasparenza, anziché una richiesta, che fra l'altro non mi è mai pervenuta, di ritardare, in contrasto con la legge, un atto dovuto.

 

FOTI: Non è così!

 

PRESIDENTE (Saliera): Silenzio, per favore.

 

GAZZOLO: In sintesi, un percorso in trasparenza, prescrizioni severe, si inquina meno e non si fa danno alla salute, e la conferma è che sono escluse da impatti le produzioni agricole biologiche.

Chi rappresenta le Istituzioni ha il dovere di scegliere e deve farlo non basandosi su paure ma su dati certi e scientifici. La serietà e il rigore sono stati tratti conduttori del lavoro della Conferenza di servizi e dell'azione della Giunta regionale, che comunque non avrebbe potuto respingere gli esiti della VIA nemmeno da un punto di vista giuridico, perché è pienamente in linea con le norme vigenti e in grado di tutelare gli interessi pubblici.

È questo il senso di responsabilità che contraddistingue un'azione politica…

 

PRESIDENTE (Saliera): Siamo oltre due minuti.

 

GAZZOLO: …e la stessa responsabilità che, con coerenza, metteremo in campo per contribuire alla discussione sul Decreto Clini, anche attraverso l'audizione in Commissione dei comitati e di tutti i portatori di interesse, come è stato da lei e altri promosso.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Foti per dichiararsi soddisfatto o meno della risposta.

 

FOTI: Signor presidente, lei può fare come vuole, lasciare l'assessore Gazzolo a blaterare finché vuole, ma le regole valgono per tutti. Fino a prova contraria sono i consiglieri che interrogano e gli assessori che rispondono, se sono capaci; se no tacciono, così possono risparmiare solo cattive figure.

Io ho chiesto un articolo di legge e non mi è stato fornito (perché in tutta la mia interrogazione ho citato), ho chiesto di dirmi l'articolo di legge e non mi è stato fornito, per il semplice fatto che non esiste. Aggiungo che l'assessore, qui non insinuo, dice una cosa non vera quando afferma che la Giunta ieri ha deliberato di prendere atto della Conferenza dei servizi. A termini dell'articolo 16 della legge regionale n. 9/99, l'Autorità competente, cioè la Regione (poi vedremo anche perché poteva non essere la Giunta regionale, ma l'assessore non lo sa) conclude la procedura di VIA con provvedimento motivato ed espresso, che non è una presa d'atto, perché ci vuole un provvedimento motivato ed espresso, sulla base degli atti della Conferenza dei servizi di cui all'articolo 18, esprimendosi contestualmente su tutte le osservazioni, i contributi e le controdeduzioni entro novanta giorni dalla scadenza dei termini di cui all'articolo 15 comma 1, o di cui all'articolo 15 bis. Questo è l'articolo che si applica, quanto ai termini.

Quanto invece al fatto che non sia una presa d'atto, basterebbe che l'assessore leggesse la circolare che evoca lei, non in questa sede ma sulla stampa, perché qui, dove sono stati chiesti gli atti, i riferimenti non sono stati citati. Dato che io ce l'ho, è qui, faccio allora presente che la Valutazione di Impatto Ambientale (così c'è scritto a pagina 96 della circolare del 2002) sia deliberata dall'organo collegiale esecutivo dell'Autorità competente, cioè dalla Giunta regionale, provinciale o comunale, a seconda dei livelli di responsabilità, in quanto esso implica in ogni caso una valutazione discrezionale, non una presa d'atto, quindi, non atto dovuto ma atto voluto, sul livello di impatto ambientale, ponderando diversi interessi pubblici egualmente riconosciuti, ai fini della complessiva valutazione e armonizzazione degli interessi pubblici coinvolti.

Io non insinuo niente. Cito norme di legge che conosco, non leggo delibere di cui non so la portata. E perché si parla di Giunta regionale? Non perché lo dice la legge regionale esplicitamente, ma per assimilazione. Si dice infatti: "d'altra parte, per analogia, questa indicazione è ritraibile anche da quanto disposto dall'articolo 19 della legge sulla VIA, che prevede che la Giunta regionale deliberi la Valutazione d'Impatto Ambientale, d'intesa con Regioni cointeressate", perché vi può essere un'autorizzazione che non compete solo a una Regione; oppure, dall'articolo 20 della legge regionale sulla VIA, quando si tratta di dover coinvolgere il parere e trasferirlo al Ministero dell'ambiente. Quindi, non si vengano a dire cose che non si sanno, quando si risponde. Si pensi a rispondere alle domande che vengono fatte.

Io ho chiesto soltanto una ricostruzione giuridica, non è un'insinuazione, è un dato di fatto. Chiederò alla Procura della Repubblica di acquisire tutti gli atti sulle VIA per vedere come in quattro giorni, in questa Regione, dal trasferimento del parere si sia arrivati alla deliberazione, perché è stata trasmessa il 21 luglio. È stato detto che si è deciso il 25 luglio. Vogliamo vedere che giorno è il 21 luglio? Ci sono dei limiti a prendere in giro le persone! Io ho chiesto soltanto questi riferimenti per dimostrare che non è vero che si è andati con i tempi normali (peraltro, il termine ordinatorio minimo citato dall'assessore è venti giorni). Quindi chi voleva ritardare? È lei che ha anticipato il termine ordinatario, che comunque è diverso, in diritto, da un termine perentorio. Lei ci ha messo quattro giorni a leggere una documentazione per la quale la Conferenza dei servizi ha impegnato due anni a pronunciarsi. La Regione, non è il passacarte della Conferenza dei servizi, è il soggetto autorizzatorio; tant'è vero che la Regione può anche esprimersi contrariamente a quello che ha detto la Conferenza dei servizi, se vuole, ma questo è un altro argomento. Deve motivarlo, deve giustificarlo, può farlo. Se non è così, andate a leggere questa circolare che detta tutte le fattispecie e le relative tabelle.

Io penso allora che la risposta doveva essere di tutt'altro tipo, doveva essere una risposta garbata ed educata dove si citavano soltanto i dati richiesti, perché ho chiesto dei dati. La fretta è nei fatti, perché non c'è procedimento in questa Regione, che sia stato liquidato in quattro giorni. Assessore Gazzolo, me li porti, li porti in questa sede, entro domani mattina e vediamo quante volte si sono aspettati quattro giorni.

Io chiedevo soltanto di sapere perché a fronte di un termine ordinatorio si sia anticipato di sedici giorni. Avevate le valigie in mano e dovevate andare in vacanza? Potevate aspettare dopo le vacanze.

Quanto poi, signora presidente, alle audizioni, vorrei che facesse presente all'assessore che non essendo più ella consigliere, le audizioni le decide la Commissione, le fissa la Commissione, le fissa l'Ufficio di Presidenza della Commissione, come da Regolamento, e decide la Commissione chi audire.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.



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